Attualità lunedì 13 gennaio 2020 ore 12:00
Per Natalia Goncharova oltre 85.000 visitatori
Tra opere di Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni Natalia Goncharova si è formata
FIRENZE — Si è chiusa ieri a Palazzo Strozzi, dopo quattro mesi di programmazione, la rassegna Natalia Goncharova tra Gauguin, Matisse e Picasso che ha ripercorso la vita di questa artista controcorrente e la sua produzione artistica a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni.
In occasione della mostra oltre 445.000 persone sono state raggiunte su Facebook e in media quasi 4.000 persone sono state interessante da ogni nuovo post. Stesso trend si registra su Instagram: 482.000 persone sono state raggiunte e circa 9.000 ogni volta che veniva pubblicato un nuovo aggiornamento, collezionando un totale di circa 27.000 like su tutti i contenuti. Il filtro Instagram IamNatalia realizzato appositamente in occasione della mostra ha totalizzato oltre 40.000 visualizzazioni, è stato usato 1.900 volte e condiviso da circa 400 persone. Oltre 7.500 sono state le foto condivise dagli utenti utilizzando l’hashtag della mostra #NataliaGoncharova. Durante il periodo della mostra, le visualizzazioni della pagina del sito www.palazzostrozzi.org relativa alla mostra Natalia Goncharova sono state 150.000 in linea rispetto alle mostre passate.
Curata da Ludovica Sebregondi, Fondazione Palazzo Strozzi, Matthew Gale, Head of Displays e Natalia Sidlina, Curator, International Art, Tate Modern.
“Il successo della mostra conferma la capacità di Palazzo Strozzi di proporre progetti di ricerca che diventano occasioni di scambio e di dibattito in grado di attrarre il grande pubblico e non solo gli specialisti” ha detto Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. “Con questa esposizione Palazzo Strozzi è tornato a puntare su un’artista donna come Natalia Goncharova, una delle prime figure femminili a imporsi nel panorama artistico internazionale, contribuendo a far conoscere la sua vita controcorrente e la sua produzione artistica e includendola così nell’olimpo delle artiste che hanno cambiato la storia dell’arte. L’ottimo risultato ottenuto conferma la validità dell’offerta della Fondazione, che si pone così sempre più come un punto di riferimento tra le istituzioni culturali a livello internazionale, promuovendo la città di Firenze e la Regione Toscana come destinazioni per la grande arte moderna e contemporanea Il progetto è stato realizzato grazie alla sinergia con la Tate Modern di Londra, confermando la vocazione di Palazzo Strozzi nel creare progetti di livello e internazionalità in costante dialogo con le più importanti istituzioni culturali mondiali”.
“Sono in molti ad averci ringraziato per aver fatto conoscere un’artista finora poco nota in Italia, ma che ha avuto un ruolo fondamentale non solo nel mondo del balletto, ma nell’intera arte figurativa di primo Novecento" ha aggiunto Ludovica Sebregondi, curatrice della versione fiorentina della mostra "Un successo dovuto anche all’allestimento coinvolgente, colorato, con la carta da parati che ha fatto da fil rouge tra le sale. Le fotografie a introduzione della mostra che ne hanno ripercorso la biografia controcorrente, e i video tratti da film dell’epoca, hanno contribuito a far accostare a un mondo lontano, raccontato ed evocato per i visitatori. Il sentito coinvolgimento del pubblico è testimoniato inoltre dalle affollatissime conferenze che hanno accompagnato l’esposizione. Notevole è stato anche l’interesse suscitato dalle opere inedite di Natalia Goncharova legate all’Italia, presentate per la prima volta ed entrate ormai a pieno titolo a far parte del corpus dell’artista”.
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