Attualità lunedì 21 novembre 2022 ore 11:22
Moschea, il rebus dei Ciompi in Consiglio comunale
La Lega annuncia un presidio in piazza, nei giorni scorsi la proposta di una raccolta firme e di Referendum per individuare un nuovo luogo di culto
FIRENZE — Non trova pace piazza dei Ciompi finita sotto i riflettori dopo la notizia dello sfratto esecutivo pendente sui locali che ospitano la moschea, temporanea, di Firenze.
Richieste di chiarimenti e di una presa di posizione da parte del sindaco di Firenze sono arrivate da destra e da sinistra alla vigilia del Consiglio comunale di oggi, al quale il primo cittadino nelle scorse ore ha confermato la partecipazione attraverso una nota degli uffici.
"Pronti a organizzare un presidio in piazza dei Ciompi" è questa la novità che il Gruppo Lega in Palazzo Vecchio ha annunciato per invitare il sindaco di Firenze ad intervenire nella discussione in Aula.
Il capogruppo, Federico Bussolin ha dichiarato “Sono giorni che il sindaco Nardella e la sua Giunta giocano a nascondino sul tema della Moschea e dello sfratto dei locali di piazza dei Ciompi. Hanno avuto un anno e mezzo per trovare soluzioni serie e non improvvisate, ma hanno preferito non dare risposte alla Comunità Islamica locale per meri equilibri politici interni alla propria maggioranza. Adesso si viene a sapere da articoli di stampa che si potrebbe arrivare a nuovi tecnicismi urbanistici per favorire nuovi luoghi di culto, si dice decisioni maturate dopo era Covid. Finiamola con queste chiacchiere! L'Amministrazione la smetta di vivacchiare su questo serio tema. Come Lega a differenza di questa Giunta abbiamo idee chiarissime. No a scelte improvvisate per una nuova Moschea in città, no ad alcun favoritismo alla Comunità Islamica, che già si è permessa di respingere 2 volte l'accesso dell'Ufficiale Giudiziario per lo sfratto! Quale famiglia fiorentina sotto sfratto ad oggi avrebbe goduto di tali vantaggi?”.
Sulla stessa linea Fratelli d'Italia con il capogruppo regionale Francesco Torselli ed il capogruppo comunale Alessandro Draghi “Perché di fronte a così tante richieste di sfratto il sindaco Nardella non interviene per far rispettare la legge? Ci risulta che non faccia lo stesso con i suoi concittadini di altra confessione religiosa, visto che ben 130 famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nei primi nove mesi dell’anno. E’ inutile che il Pd continui a fare la paladina dell’accoglienza e dell’interculturalità, nessun fiorentino sarebbe felice di avere un centro islamico o una moschea sotto casa. Chi amministra Firenze lo sa bene, e Nardella - così come i suoi predecessori - preferisce procrastinare qualsiasi decisione e mantenere una situazione di palese illegalità”.
La voce contraria arriva da sinistra con i consiglieri comunali Antonella Bundu e Dmitrij Palagi "Le destre fanno finta di non avere responsabilità, ma ricordiamo bene le campagne che in tutto il Paese vengono scatenate quando si ipotizza un luogo in cui possa esercitare un Imam. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all'Imam e a tutte le comunità che fanno riferimento agli spazi di piazza dei Ciompi. Chiederemo spiegazioni alla Giunta, anche perché negli anni abbiamo sempre sollevato il tema cittadino della moschea".
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