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Attualità giovedì 18 luglio 2019 ore 18:17

​Maggio, Nardella e Sacchi attesi lunedì in Aula

Sindaco ed Assessore alla Cultura sono stati chiamati a relazionare sulle vicende accadute nelle ultime ore e sulla strategia che intendono adottare



FIRENZE — Il piano stategico che riguarda il nuovo assetto dirigenziale del Maggio Musicale Fiorentino passerà attraverso il Consiglio Comunale, o almeno questo auspicano le opposizioni di destra e di sinistra che nelle ultime ore hanno chiesto chiarimenti sia sui fatti accaduti che sugli scenari futuri. Tra i soggetti preoccupati per il futuro della fondazione ci sono anche i sindacati. 

Cgil, Cisl e Uil Firenze, con Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal, insieme ad una rappresentanza di delegati dei lavoratori del Maggio Musicale, hanno incontrato il sindaco Nardella in qualità di presidente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, per rappresentare "il senso di disorientamento" e chiedere chiarezza sulle prospettive. Il sindaco ha riferito della sua intenzione di rimanere Presidente della Fondazione almeno fino a quando la situazione del Maggio non sia giunta ad uno stato di stabilità. Ha inoltre ribadito che la nomina del futuro Sovrintendente, stante la fine del mandato di Chiarot, sarà effettuata sotto la sua diretta responsabilità. I sindacati hanno chiesto un tavolo permanente con all'ordine del giorno: "investimenti e capitalizzazione in modo da poter disporre di maggiori risorse economiche, stabilizzazione del personale e inizio delle procedure concorsuali per le nuove assunzioni, riorganizzazione della governance e delle figure di riferimento per i vari settori e continuità dell’azione di rilancio delle attività e dell’immagine del Maggio".

"Dal Sindaco e dall'assessore Sacchi - hanno detto Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - abbiamo ascoltato informazioni tra loro contraddittorie, o almeno così ci è parso. Tanto che oltre ad aver depositato due giorni fa una richiesta di comunicazioni da parte del Sindaco nel prossimo consiglio comunale, oggi abbiamo aggiunto un question time per il prossimo lunedì. Alla domanda di attualità che avevamo presentato - proseguono Bundu e Palagi - il malcapitato Sacchi ci aveva rassicurato rispetto ai rapporti tra Nardella, Nastasi e Chiarot. Smentito questo passaggio abbiamo saputo che il Sindaco adesso "scenderà in campo" direttamente. Ci chiediamo quale sia il progetto complessivo pensato da Nardella, quando ha scelto di comunicare a mezzo stampa la nomina di Nastasi. Vogliamo anche capire come questo sia stato aggiornato alla luce delle dimissioni di questi giorni. Inoltre - concludono Bundu e Palagi - vogliamo sapere quali garanzie abbia la cittadinanza in merito al futuro di un importante spazio culturale, oltre a pretendere rassicurazioni per tutte le persone coinvolte nel loro futuro lavorativo, a partire da quelle ancora in attesa di stabilizzazione". 

“Assume la scena di un blitz - ha commentato Federico Bussolin - quello imposto da Nardella ai danni del Sovrintendente Chiarot. Ma è con Luisi che si scopre il segreto di Pulcinella: imporre Nastasi è una scelta politica, dispiace che Nardella durante la presentazione delle sue idee per Firenze in Consiglio, non abbia speso neanche un minuto per il Maggio. Una querelle che si sta consumando tutta fuori dalle sedi istituzionali: il sindaco ha l'obbligo morale di riferire in Consiglio. Quale convenienza ha Nardella nel promuovere la figura di Nastasi? Si vuole competere con La Scala di Milano, quindi non si porrebbe il problema anagrafico per Chiarot già sollevato, giacché praticamente coetaneo del futuro sovrintendente lombardo. Eppure Nastasi lo conosco come il ministro ombra renziano: davvero non esiste persona più trasparente? Egli compariva più volte sulle intercettazioni P4, per non parlare della rottura mai sanata con Napoli per la gestione del teatro Grande di Pompei: non certo la professionalità di cui abbiamo bisogno. Altro che competizione con la Scala, Nardella sta lasciando la mano del Maggio per occuparsi di altro, forse per il troppo impegno nel rincorrere Salvini con critiche e scarse proposte sulla sicurezza locale. Ma è un passaggio sgarbato, verso una istituzione che merita di essere rappresentata dal proprio sindaco e non da un alfiere di Matteo Renzi”.

Ubaldo Bocci, Coordinatore Centro Destra e Roberto De Blasi, Capogruppo Movimento 5 Stelle parlano di “stato confusionale” del sindaco e della Giunta "In pochi giorni sbullona completamente la struttura del Maggio che aveva inaspettatamente trovato un assetto e una funzionalità capaci di garantire qualità artistica e autosufficienza economica. Dopo essere stato per decenni l'Alitalia dei contribuenti toscani. Via il sovrintendente, via il direttore musicale, una presidenza che il sindaco vorrebbe affidare a una personalità di chiara fama professionale e politica, salvo una probabile marcia indietro. Una vera e propria emergenza musicale e amministrativa. Per questo – proseguono Ubaldo Bocci e Roberto De Blasi – chiediamo al sindaco di congelare ulteriori iniziative riguardo al Maggio e alle nomine che ancora attendono, prendendo una pausa di riflessione che appare necessaria, e speriamo sufficiente, a non creare altri danni alla città. Chiediamo anche al sindaco di riferire alla prima seduta del Consiglio sullo stato del Maggio e delle Fondazioni, su cui la mano della politica comunale sembra aver giocato e giocare, al di là della riconosciuta qualità delle persone, una partita di pressioni e compensazioni da vecchia, vecchissima politica che speravamo essere accantonata, soprattutto dai paladini del cambiamento”.

"Con le dimissioni del direttore musicale Fabio Luisi il disastro è definitivamente compiuto. La mancata conferma di Cristiano Chiarot a sovrintendente e la rinuncia al ruolo di presidente a favore di Salvatore Nastasi erano già più che sufficienti, ma adesso il sindaco deve correre ai ripari e rimettere insieme i cocci, nell'interesse del Maggio, del suo prestigio e della città di Firenze" ha commentato il consigliere di Forza Italia, Mario Razzanelli, definisce Chiarot "il miglior sovrintendente dai tempi di Merlini. Con lui il teatro era tornato ad essere sempre pieno, i giovani si erano riavvicinati come non accadeva da decenni. Le persone si cambiano quando non funzionano nel proprio ruolo, in questo caso la rinuncia a una figura del calibro di Chiarot è incomprensibile".

L'eco del Maggio è arrivata anche in Regione Toscana dove il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella ha commentato "Nardella fa pagare con soldi pubblici i suoi consiglieri personali. E sistema a presidente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino Salvatore Nastasi, già direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attuale consigliere strategico del sindaco. Chi sarà il prossimo? Come non bastasse - aggiunge Stella - il sindaco ha appena nominato membro del cda di Firenze Parcheggi SpA l'ex consigliere comunale del Pd Leonardo Bieber, già coordinatore della campagna elettorale del Pd alle recenti elezioni comunali. A Firenze funziona così".


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