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Attualità venerdì 29 maggio 2020 ore 09:13

Licenze Premium ai volontari dei disabili visivi

Antonio Antoci

Il progetto Netblind nella seconda fase dell'emergenza sanitaria cerca volontari per ampliare la rete di assistenza a sostegno della disabilità



FIRENZE — Durante la seconda fase dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, le persone con disabilità visiva hanno bisogno di accompagnatori che portino loro farmaci e generi alimentari e che possano accompagnarli nelle uscite caratterizzate dalle nuove norme anti contagio, per questo motivo è stato lanciato un appello alla ricerca di nuovi volontari.

Il progetto Netblind, la rete che mette in contatto domanda di assistenza ed offerta da parte del volontariato, ha deciso di donare in maniera gratuita 500 licenze Premium ai volontari che si renderanno disponibili per dare una mano. "Lo facciamo con grande spirito di servizio perchè anche noi vogliamo dare un contributo reale. Con la speranza di poter contribuire ad alleviare i problemi di isolamento di questo periodo" ha spiegato Antonio Antoci,  Amministratore unico Netblind sas.

L'appello alla ricerca di volontari è stato rilanciato dall'Unione italiana Ciechi e Ipovedenti a partire dal presidente Nazionale Uici, Mario Barbuto.

Cosa è Netblind. Netblind è un software sviluppato appositamente per la disabilità visiva con il contributo di Antonio Antoci che ha riversato nel progetto le proprie competenze tecniche informatiche ma anche e soprattutto l'esperienza di non vedente messa a disposizione dello sviluppo tecnologico e dell'assistenza. 

"Tutti gli utenti, in un modo o nell’altro, traggono vantaggio da Netblind - spiega Antoci - Per gli user disabili visivi il vantaggio scaturisce dall’opportunità di trovare persone in grado di guidare, leggere, fare sport ed altre attività che altrimenti sarebbero precluse se non accompagnati o assistiti. Per l’user volontario invece il vantaggio sta nell’opportunità di vivere una esperienza formativa straordinaria ma anche la possibilità di ricevere dal non vedente un compenso. Netblind però on entra nel merito in quanto l’obiettivo dell’app non è creare lavoro ma favorire uno scambio di esperienze utili ad entrambi gli users".


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Intervista ad Antonio Antoci - Presidente di NetBlind - Accessibility Days 2020
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