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Attualità lunedì 12 settembre 2016 ore 10:41
L'arte del restauro nella palazzina di Michelucci
Esperti e architetti si danno appuntamento agli stati generali del restauro nel celebre edificio alla stazione di Maria Novella
FIRENZE — Non è un caso che la Palazzina Reale, uno degli edifici più celebri in Italia, sia stata scelta come sede degli stati generali del restauro sull'architettura moderna. Gli esperti del settore si riuniranno a partire dal 22 settembre fino al 5 novembre. Cinque gli incontri formativi in programma tra lezioni teoriche, un workshop e un laboratorio sulla stessa palazzina che ospita l'evento oltre che sulla centrale termica della stazione disegnata da Angiolo Mazzoni.
A organizzare l'iniziativa “Il restauro dell'architettura moderna: come e perché” sono l'Ordine e la Fondazione degli Architetti di Firenze insieme ad Assorestauro, l'associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano nata nel 2005, con il sostegno di Rfi – Gruppo Ferrovie dello Stato.
L'evento servirà a fare il punto sugli interventi di restauro e conservazione su edifici di architettura moderna. Un vertice a tutto tondo su metodo progettuale, pratiche diagnostiche, strumenti di azione, materiali e strutture. Il tutto con un occhio di riguardo per le tecnologie più avanzate.
Tra gli ospiti compaiono tra gli altri Giovanni Carbonara, uno dei massimi studiosi e teorici del restauro architettonico, e l'architetto Mario Cucinella.
“Il nostro Paese ha un patrimonio architettonico moderno di grandissimo valore – spiega il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Roberto Masini –Non solo opere del Razionalismo come il complesso della Stazione di Santa Maria Novella, dove non a caso si concentra l'attività dei seminari, ma anche molte opere sperimentali del Dopoguerra come quelle di Savioli e Giorgini, solo per citarne alcune. Questa ricchezza oggi rappresenta una testimonianza fondamentale della cultura architettonica internazionale. Averne cura per conservarne i caratteri che ne determinano il valore non può prescindere da questa consapevolezza e dalla conoscenza degli strumenti adeguati per gli interventi di conservazione”.
“Considerato che molti capolavori di architettura moderna presenti in Italia, anche per questioni temporali, non risultano tutelati da alcun vincoli, è imprescindibile la preparazione del singolo professionista per una corretta conservazione – dice il presidente della fondazione architetti Firenze Tommaso Rossi Fioravanti - da molto la Fondazione lavora all'allestimento di questo importante corso di formazione, e per strutturarlo al meglio e fornire ai nostri iscritti gli strumenti più adeguati ci siamo avvalsi della collaborazione di un ente qualificato come Assorestauro”.
“Il percorso formativo – dice il presidente di Assorestauro Alessandro Zanini - è particolarmente importante perché riguarda un ampio patrimonio costruito italiano di epoca più recente. Penso ai numerosi esempi di architetture razionaliste o di epoca fascista, agli edifici che utilizzano il cemento armato e tanti altri materiali diversi da quelli del patrimonio storico più antico; a fronte di un riconosciuto valore testimoniale si pone la questione dell’intervento di restauro, o almeno di manutenzione”.
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