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Attualità giovedì 12 dicembre 2019 ore 17:10

Il Tar respinge il ricorso e sblocca i cantieri

Una svolta per l'edilizia privata nel centro storico dopo lo sblocco a luglio scorso dei cantieri edili predisposti e allestiti fuori dall'area Unesco



FIRENZE — Il Tar Toscana ha respinto il ricorso dell’associazione Italia Nostra dando nuovamente ragione al Comune di Firenze, come già avvenuto con l’ordinanza del 21 febbraio 2019. 

Il Tar Toscana aveva già dato ragione al Comune di Firenze, è del 21 febbraio 2019, nella ordinanza si leggeva “Le norme impugnate da un lato continuano a limitare in modo sostanziale le trasformazioni degli immobili di interesse storico architettonico e documentale siti nel centro storico della città e dall’altro costituiscono un necessario adeguamento alle novità normative ed ai consolidati orientamenti giurisprudenziali in materia di interventi sul patrimonio edilizio esistente”. In seguito al ricorso di Italia Nostra, il Consiglio di Stato aveva poi disposto la sospensiva rinviando gli atti al Tar Toscana per la pronuncia di merito. Dal 24 luglio scorso, a seguito della precisazione depositata al Tar da parte dell'associazione Italia Nostra, gli effetti della sospensiva sono cessati nell’area fuori dal centro con conseguente sblocco dei cantieri in questa parte di città. La pronuncia di oggi sblocca i lavori anche in centro storico. 

 Il sindaco Dario Nardella e l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re hanno commentato “E’ un giorno importante per tutta la città e per i tanti cittadini e lavoratori che aspettavano una svolta dopo essersi visti bloccare i lavori per effetto del ricorso di Italia Nostra e della relativa ordinanza del Consiglio di Stato. Il Tar Toscana, per la seconda volta, ha confermato oggi il valore di tutela delle norme che abbiamo introdotto con la variante: non c’è alcun rischio per il patrimonio storico-architettonico della città. Abbiamo approvato uno strumento che mantiene intatta, anzi aumenta, la tutela del patrimonio edilizio di Firenze, rendendo più certe e chiare le norme per cittadini e operatori. Dopo lo sblocco dei cantieri fuori dal centro arrivato a luglio scorso, anche a seguito dell’impegno del Comune per la riperimetrazione della domanda di Italia Nostra al solo centro storico, oggi arriva la svolta definitiva che ridà ossigeno alla città anche per quanto riguarda gli interventi in centro storico”.

“Siamo soddisfatti e sollevati, finalmente si sblocca il settore dell’edilizia nel centro storico. Il comparto casa ha già subito un forte freno e un ulteriore stop rischiava di mettere in seria difficoltà le imprese e i lavoratori” - è il commento di Jacopo Ferretti, segretario Confartigianato Imprese Firenze in merito al pronunciamento del Tar. “In questi mesi abbiamo raccolto la preoccupazione delle imprese, dei professionisti e della famiglie. Oggi lo sblocco dei cantieri in centro, dopo quello al di fuori del centro storico, è un’ottima notizia che fa bene alla città” ha concluso.

“Una notizia che potrà ridare ossigeno ad un settore in difficoltà come quello edile e fare maggiore chiarezza sugli strumenti urbanistici nel rispetto del patrimonio edilizio e storico-architettonico” ha commentato Paola Galgani, Segretaria Generale della Cgil di Firenze.
Le fa eco Marco Carletti, segretario generale della Fillea Cgil di Firenze “Qualche centinaio di lavoratori passeranno un Natale più sereno. Sono tutti quei lavoratori che a causa della indeterminatezza normativa sono rimasti coinvolti in mancati pagamenti, procedure di licenziamento collettivo o ammortizzatori sociali. Da mesi come Fillea Cgil denunciavamo i rischi del blocco dei cantieri, per l’occupazione e per il settore: la notizia di oggi può aiutare a salvaguardare il lavoro di tanti lavoratori e imprese coinvolti nel settore della ristrutturazione edilizia, facendo ripartire i cantieri fermati e riavviare il motore finanziario di un settore sfiancato dalla concorrenza sleale, dalla evasione contrattuale e finanziaria. A questo non si poteva e non si può aggiungere il malfunzionamento burocratico del paese”.


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