Spettacoli giovedì 03 ottobre 2024 ore 08:28
Il regista Giovanni Veronesi all’Immagina Florence Film Festival

La terza edizione diretta da Giovanni Bogani con importanti tematiche sociali e le migliori produzioni del cinema indipendente internazionale
FIRENZE — Oltre ottanta i lavori provenienti da tutto il mondo, nelle varie categorie in gara. Durante la settimana del festival, lungometraggi, corti, documentari e film di animazione finalisti delle sezioni principali saranno proiettati nella sede della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, rigorosamente ad ingresso gratuito. A comporre la Giuria, come da tradizione, saranno gli allievi del corso di giornalismo e critica cinematografica tenuto da Giovanni Bogani, che per settimane hanno lavorato alla selezione dei lavori presentati da ogni parte del mondo: Stati Uniti, Argentina, Corea, Brasile, Francia, Germania, Regno Unito, Iran, Messico, Polonia, Cina, Giappone, Australia, Repubblica Ceca, Filippine oltreché dall’Italia
La Kermesse promossa dall’Associazione Culturale Cinema Immagina di Firenze con il suo direttore il regista Giuseppe Ferlitto, vedrà susseguirsi una serie di incontri da lunedì 7 ottobre con proiezione dei film dei finalisti e incontri dedicati all’approfondimento delle discipline e delle produzioni cinematografiche come “La Toscana al Cinema” di martedì 8 ottobre alle 18.30 condotto dal Direttore artistico Giovanni Bogani che racconta un aneddoto proprio sulla nascita del cinema e la Toscana:
“Fra il cinema e la Toscana c’è una lunga storia d’amore. Una storia d’amore che non si è mai interrotta, con tanti protagonisti attori, attrici, registi e tanti luoghi diventati celebri anche grazie ai film che vi sono stati girati. Non lo sanno in molti, ma il cinema “rischiò” di nascere proprio a Firenze. I fratelli Lumière non avevano ancora idea di che cosa avrebbero mai inventato, quando nel 1894 un ragazzo che viveva a Firenze e lavorava all’Istituto Geografico militare, Filoteo Alberini, inventò una macchina che poteva proiettare immagini in movimento su un muro. La chiamò “Kinetografo”, e ne chiese il brevetto nel 1894. Lo Stato italiano glielo concesse soltanto un anno e mezzo dopo: troppo tardi, i fratelli Lumière avevano già fatto la loro prima proiezione pubblica con il “Cinematografo”. Forse, fu proprio Alberini a parlare ai fratelli Lumière, che incontrò a Lione, di quella strana macchina che aveva in mente, e che altri realizzarono al posto suo.”
Appuntamento conclusivo del festival, l'incontro con il regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi, domenica 13 ottobre alle 18, condotto da Giovanni Bogani. Sempre domenica 13 ottobre, alle 20.30 la cerimonia di premiazione di tutte le categorie del concorso.
Chiara Lam Nang
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