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Attualità sabato 05 agosto 2017 ore 16:30
Il Ratto delle Sabine rischia il degrado
L'opera di Giambologna sotto alla Loggia dei Lanzi messo a repentaglio da inquinamento e turismo. Schmidt: "Va portato agli Uffizi"
FIRENZE — Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha rilanciato l'idea avanzata da Antonio Paolucci agli inizi degli anni 2000 riguardo alla conservazione del 'Ratto delle Sabine' di Giambologna. Al momento l'opera originale si trova sotto la Loggia del Lanzi in piazza Signoria. In un'intervista all'agenzia Ansa Schmidt ha spiegato che a suo avviso il 'Ratto' andrebbe sostituito "con una copia" mentre l'originale andrebbe portato "all'interno del museo". Si tratta, ha detto il direttore di "una ipotesi oggi molto più economica e praticabile che in passato. Una soluzione per questa scultura sarebbe opportuna, perché l'aumento dell'inquinamento atmosferico e la crescente pressione dei turisti negli ultimi 15 anni ne ha inevitabilmente peggiorato le condizioni".
Oltretutto, negli ultimi anni, non sono mancati gli episodi che hanno rischiato di compromettere seriamente l'opera con alcuni turisti che vi si sono addirittura arrampicati sopra danneggiandola in alcune parti. A minacciarla sono anche la qualità dell'aria peggiorata e le ondate di calore come quella di questi giorni.
"Per questo - ha detto ancora Schmidt - si potrebbe pensare di farne una copia: rispetto ad anni fa, i costi di riproduzione sono molto più accessibili, dunque, spostando l''originale all'interno, un piano di questo tipo porterebbe solo vantaggi".
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