Attualità mercoledì 30 agosto 2017 ore 12:00
Incubo terrorismo, il David sorvegliato speciale
Dopo l'attacco di Barcellona la Galleria dell'Accademia ha aumentato le misure di sicurezza. Stop alle bottiglie nel museo e catene in strada
FIRENZE — Neanche l'arte è al sicuro dagli attentati o dai raid di possibili lupi solitari. I provvedimenti per garantire la sicurezza di musei e opere sono già stringenti ma ora, alla luce dei recenti attacchi, la Galleria dell'Accademia, la casa del 'David', ha deciso di aumentarne ulteriormente la portata.
A spiegarlo è stata la direttrice del museo Cecile Holberg che ha emanato un ordine di servizio con una serie di disposizioni per aumentare i livelli di controllo e vigilanza. La disposizione comprende una serie di "indicazioni perché il personale, in modo discreto, sorvegli maggiormente tutto quello che accade nel museo e nelle file antistanti l''ingresso. Abbiamo stabilito controlli più stringenti al metal detector. E ristretto la gamma degli oggetti che le persone possono introdurre in galleria. Per esempio, ora non si può più portare all'interno bottiglie superiori al mezzo litro, nemmeno di plastica, e contenenti liquidi diversi dall'acqua". Questo, oltretutto, alla luce di una lunga storia di danneggiamenti di cui ha fatto le spese anche in tempi non sospetti il David di Michelangelo. L'ultimo episodio in ordine di tempo quello del 1991, quando un uomo tirò una martellata al piede della statua scheggiandola.
Intanto, sempre su sollecitazione di Holberg, la prefettura ha chiuso con una catena la strada su cui si affaccia il museo. "Inoltre, sono state attivate altre misure, non visibili ad occhio nudo, delle quali non parlo per questioni, appunto, di sicurezza", ha poi aggiunto la direttrice.
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