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Attualità martedì 18 febbraio 2020 ore 10:43

I turisti stravolgono il panino al lampredotto

Davanti alle continue richieste di americanizzare la ricetta Confartigianato ha chiesto all'amministrazione di realizzare ed applicare un disciplinare



FIRENZE — Il tipico panino al lampredotto rischia di essere stravolto per andare incontro ai gusti dei turisti. Per questo motivo Confartigianato ha chiesto di blindare il prodotto tipico con un disciplinare di tutela e l'amministrazione fiorentina ha risposto all'appello proponendo un bollino di qualità.

Il lampredotto, oltre ad un valore identitario e culturale sembra avere anche numeri importanti per il tessuto economico e produttivo fiorentino con un giro d'affari stimato da Confartigianato, tra prodotto e indotto, valutato sui 7,5 milioni di euro l'anno. Secondo la stima ogni fiorentino lo mangia cinque volte al mese, chi lavora in centro invece si fermerebbe al baracchino anche tre volte a settimana, mentre ogni venditore al dettaglio ordinerebbe dai 5 ai 50 kg di lampredotto al giorno. 

Con questi numeri Confartigianato ha avanzato la richiesta di un disciplinare per il lampredotto, "da esporre per tutelare e rivendicare la qualità di ciò che i baracchini fanno da generazioni e difendere il mitico panino da richieste di turisti coraggiosi che virano tra il comico e l'assurdo" è quanto ha chiesto il presidente di Confartigianato Firenze, Alessandro Sorani "per promuovere una tradizione fiorentina che deve mantenere determinati criteri di qualità. Un modo per proteggere i venditori che quotidianamente rispettano la tradizione. Ogni baracchino potrebbe esporlo e fare da monito per le richieste dei turisti che a volte chiedono versioni del lampredotto americanizzate o comunque stravolte”. "Confartigianato, insieme alla categoria - ha detto il presidente Sorani - chiede un incontro al Comune di Firenze, in particolare all'assessore alle Attività economiche Federico Gianassi e al consigliere comunale per la valorizzazione e la promozione della fiorentinità, Mirco Rufilli. Non vogliamo essere la controparte, ma collaboratori propositivi nella definizione di questo regolamento per mantenere viva questa tradizione così cara alla città e così importante per la sua economia".

L'assessore alle attività produttive Federico Gianassi ed il consigliere speciale delegato alla valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli hanno risposto all'appello “Raccogliamo la proposta lanciata da Confartigianato Imprese e siamo pronti ad un confronto con venditori al dettaglio e produttori per realizzare un disciplinare di qualità per promuovere questo cibo di strada che è diventato, negli anni, parte stessa del modo di mangiare alla fiorentina. Siamo convinti che sia necessario realizzare anche un “bollino di qualità” a tutti quegli esercenti che difendono la tradizione del panino al lampredotto”. 


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