Il terzetto in rosa dei colpi in appartamento

FIRENZE — Gli agenti della Polfer hanno notato che qualcosa in loro non andava fin da quando le hanno viste spostarsi con passo svelto dalla stazione di Santa Maria Novella verso il centro. Tutte e tre sono serbe e una di loro non era volto nuovo alle forze dell'ordine. 

A quel punto  è iniziato il pedinamento che ha portato i poliziotti fino in via dei Pucci e poi in via della Pergola. Le tre donne hanno iniziato a suonare i campanelli poi sono entrate in un palazzo di via della Pergola senza forzare la serratura. Dieci minuti dopo sono uscite di corsa per il rientro inatteso delle inquiline, incontrate sulle scale. 

Gli agenti sono usciti allo scoperto e si sono messi all'inseguimento. Una delle donne ha quindi cercato di disfarsi di un fagotto fatto con un maglione e contenente soldi e una macchina fotografica appena rubata. Una volta fermate, le tre sono state trovate in possesso di una lastra di plastica che usavano per forzare le serrature. Con sé avevano anche uno smartphone, un pc, un tablet, un paio di occhiali da sole,110 euro e 1.200 Yuan cinesi, all'incirca 170 euro. Della refurtiva facevano parte anche una collana in argento, un profumo, due fotocamere e biogiotteria di vario genere. 

Le vittime sono tre cittadine cinesi. Una stava dormendo e non si è accorta di nulla, le altre hanno mandato all'aria i piani delle ladre rientrando in casa. Quando le hanno incrociate sulle scale, le malviventi le hanno anche salutate in inglese. 

Due componenti del terzetto, le maggiorenni, sono state arrestate. L'altra, che ha meno di 14 anni, è stata riaffidata alla madre. 

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