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Cronaca mercoledì 15 febbraio 2023 ore 10:57

Senza pace la lapide dei Martiri delle Foibe

Nuovo sfregio, appena 48 ore prima Palazzo Vecchio aveva approvato la richiesta di spostarla per preservarla da atti vandalici e danneggiamenti



FIRENZE — Nuovo assalto vandalico ai danni della targa in Largo Martiri Foibe, distrutti anche i fiori deposti in occasione della Giornata del Ricordo. Appena 48 ore prima il Comune di Firenze aveva approvato la richiesta di spostarla per preservarla dai danneggiamenti.

La lapide era già stata danneggiata recentemente tanto che il Consiglio comunale di Firenze ha approvato un ordine del giorno che ne ha chiesto lo spostamento sul lato del torrente Mugnone.

L'assessora alla Cultura della Memoria, Maria Federica Giuliani, ha condannato il nuovo atto vandalico "Qualche vigliacco continua a giocare con il dolore delle persone e con la storia, la targa imbratta di notte dimostra quanto ancora dobbiamo fare per diffondere la memoria e la storia di chi è stato torturato, perseguitato e ucciso - ha detto Maria Federica Giuliani - La tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata per troppo tempo colpevolmente taciuta, è ormai una verità storica e chi prende di mira questi simboli può essere solo condannato con fermezza. La targa è già stata rimossa per essere ripulita e confidiamo sull'attività investigativa affinchè siano individuati al più presto i responsabili di questo ennesimo oltraggio alla memoria"

L'atto per lo spostamento firmato da Fratelli d’Italia, Gruppo Centro, Lega, Forza Italia e Gruppo misto-Ital-Exit sposato e approvato anche dal Partito Democratico "invita l’amministrazione comunale a spostare la targa di Largo Martiri delle Foibe dal lato Villa Basilewsky al lato lungo il Mugnone. Una collocazione più dignitosa che potrà consentire ogni 10 Febbraio la posa di una corona e le cerimonie di ricordo a debita distanza dal capolinea del bus AT".

Il Gruppo Lega a Palazzo Vecchio ha commentato così l'ultimo atto vandalico “Per mano dei soliti cretini viene attuato un gesto profondamente vile, razzista e violento contro la memoria dei nostri connazionali. Sindaco Nardella, adesso basta con le parole, non devono più accadere certi episodi! Faccia installare subito delle telecamere che coprano e proteggano Largo Martiri delle Foibe. Non accettiamo e non accetteremo mai che sia infangata la memoria di tantissimi Italiani. Oggi come ieri abbiamo il dovere Italiano di ricordare queste vittime. Dobbiamo far conoscere ciò che è stato per troppo tempo occultato. La storia non ha pagine di serie A e pagine di serie B. Attendiamo una presa di posizione forte della maggioranza di sinistra e soluzioni concrete per proteggere la targa e contemporaneamente difendere la memoria ed il ricordo di tanti martiri che nel corso degli anni sono stati vilipesi e dimenticati. Stare zitti sarebbe come ucciderli una seconda volta”.

Lo sfregio a Gennaio 2023

Giampaolo Giannelli, Coordinatore regionale Toscana Unione degli Istriani "A pochi giorni dalla celebrazione del Giorno del Ricordo, solennità civile che testimonia e tramanda ogni anno il ricordo dei Martiri delle Foibe e delle vittime dell'esodo, mani ignote hanno vandalizzato di nuovo la targa posta a Firenze. Inoltre, sono state trafugate le 3 corone che erano state deposte in memoria delle vittime delle foibe il 10 Febbraio. Nello scorso mese, altre mani ignote e vigliacche avevano spezzato la targa, che il comune di Firenze aveva di nuovo posizionato proprio la mattina del 10 febbraio. Si mettano il cuore in pace, questi loschi figuri che continuano ad insozzare la dignità e la memoria dei nostri connazionali che hanno sofferto e le loro famiglie. La storia ha già emesso il proprio giudizio e la parte sbagliata è quella dei negazionisti, dei giustificazionisti e riduzionisti e di tutti coloro che continuano con questi incivili gesti. Chiediamo all'amministrazione comunale, oltre al ripristino immediato della targa, di inserire delle videocamere, in modo da punire severamente i responsabili di questi indegni gesti. La memoria dei nostri connazionali, vittime della furia cieca dei partigiani comunisti titini, merita di essere onorata e rispettata".


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