Lavoro lunedì 04 giugno 2018 ore 18:26
Educatori in protesta per salvare il posto

Centocinquanta lavoratori non laureati dei servizi socio assistenziali in presidio contro la norma che rischia di escluderli. In Toscana sono 1.500
FIRENZE — Sono scesi in strada muniti di striscione e hanno protestato davanti alla prefettura i lavoratori delle cooperative sociali fiorentine privi di laurea in scienze dell'educazione che chiedono di modificare quanto previsto dalla legge di bilancio 2018. Una norma del testo di legge, infatti, riconosce i lavoratori laureati e obbliga chi ha altro titolo e svolge quella stessa attività, a "sostenere un corso di 60 crediti universitari proposto a costi esosi dalle Università, per evitare di perdere il posto di lavoro", spiega in una nota la Funzione Pubblica della Cgil.
Da qui la protesta e la richiesta al Parlamento di modificare la legge recuperando il ddl ''Iori'' che conteneva misure che salvaguardavano invece quella fascia di lavoratori.
La stima è che nel territorio fiorentino siano circa 2.500 i lavoratori che svolgono le funzioni di educatore, animatore e operatore socio-educativo, lavorando con disabili, anziani, marginali, immigrati.
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