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Attualità giovedì 26 gennaio 2017 ore 15:10

"Con la Tav nascerà un deserto sotto la città"

No Tav all'attacco dopo il vertice al Ministero dei Trasporti che ha dato un nuovo via libera al tunnel dell'alta velocità e alla stazione Foster



FIRENZE — Per il comitato No Tunnel Tav quello di ieri è stato un ritorno al passato. Il faccia a faccia al ministero dei Trasporti tra Regione Toscana, Comune di Firenze e Ferrovie, infatti, ha riportato in vita la realizzazione del tunnel per il sottoattraversamento ferroviario di Firenze e della stazione progettata dall'architetto Norman Foster che dovrà diventare un 'hub' di scambio tra bus e treni. Un cambio di rotta seguito allo stop alla costruzione del nuovo scalo ferroviario deciso da Ferrovie per i costi eccessivi a fronte di ricavi non adeguati. 

In una nota, il comitato No Tunnel Tav, "constata come si siano avverate le peggiori previsioni per la città: lo sciagurato progetto di Passante Alta Velocità di Firenze è stato confermato per intero nella riunione tenutasi ieri a Roma tra Ministero dei Trasporti e enti locali". 

"Per il momento - prosegue la nota - ha vinto la lobby del cemento e della politica clientelare che la sostiene, senza curarsi delle incongruenze e delle illogicità insite in ciò che è stato deciso; ma ormai la politica italiana ci ha abituato ad assumere gli ossimori come realtà. La Regione parla di centralità del sottoattraversamento e della stazione di Santa Maria Novella senza rendersi conto che le due cose sono incompatibili: o è centrale l'una o l'altro. Dietro questa confusione semantica si cela soprattutto l'imbarazzo di imporre alla città un progetto sbagliato, cercando affannosamente una logica dove non c'è che approssimazione". 

Questa confusione, spiegano i No Tav "la si vede chiaramente nell'idea che si propone per la Foster 2.0: si parla di "mini Stazione", ma non si capisce cosa ci possa essere di "Mini" in una struttura a tre piani di 450x50 metri, dove, se l'aritmetica non è una opinione, si avranno tre livelli da oltre 20mila metri quadri ciascuno. Lo scavo è di quelle dimensioni e non si può certamente ridurre. Si sta preparando un enorme deserto sotterraneo nel cuore della città". 

E sull'idea di un hub per treni dell'alta velocità e per gli autobus, si legge ancora, "è un coniglio fatto uscire dal cappello, un gioco di prestigio per nascondere l'assenza di idee, un goffo tentativo per mettere qualcosa nel deserto che si vuol costruire. Nessuno si rende conto che, se si crea un interscambio forte tra bus e AV, si taglia totalmente fuori il trasporto ferroviario, soprattutto quello regionale, che resterà così totalmente scollegato dai trasporti a lungo percorso?". 


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