Attualità venerdì 02 agosto 2024 ore 10:53
Chiude l’Edicola Mignolli in piazza delle Cure
Lo storico negozio punto di riferimento di tutti gli abitanti delle Cure chiude definitivamente i battenti col dispiacere e lo stupore di tutti
FIRENZE — Alessandro Mignolli esordisce così:
“Non ce la facevo più, da 29 anni ho l'edicola di piazza delle Cure. L'ho presa nel 1995, allora vendevano i giornali direttamente dal finestrone. Io ho ampliato tutto mettendo gli scaffali e trasformandolo in un vero e proprio negozio. Poi da 10 anni mi sono ammalato anche di diabete, faccio cinque siringhe di insulina al giorno ma questo non mi ha impedito di continuare.
Tutti i giorni alle 5:00 sono qua nonostante il lavoro delle distribuzioni sia diventato sempre più complicato e di conseguenza più complicato gestire anche l’edicola”
Alessandro Mignolli e la sua famiglia hanno offerto servizi ai clienti di tutte le età oltre alla vendita dei quotidiani e riviste: Il gioco per i più piccoli, modellini e macchinine di tutti i prezzi, giochi in scatola. Ordini degli inserti da collezione per i ragazzini, dai minerali alle moto del MotoGP e gli aerei ai personaggi della Marvel. Libri di ogni tipo, forniture scolastiche, penne e quaderni, raccoglitori e cartelle, tutto per la scuola e ordinazione dei libri scolastici. Quello che non trovi in giro lo trovi dal Mignolli oltre alla pazienza e devozione per questo lavoro.
Continua Alessandro: “Noi si offre anche tutta una serie di servizi che ha mantenuto alto il lavoro e ci possiamo considerare veramente un importante punto di riferimento: si pagano le bollette, si fanno certificati dell'anagrafe, servizio stampa e rilegatura, scansioni, spid, invio mail. Alla fine anche un servizio per tutti quei cittadini anziani che non se la sanno cavare da soli con la tecnologia.”
Mentre parla arriva una cliente a chiedere dove può andare a ordinare i libri di scuola d'ora in poi.
“Lo facevamo solo noi in zona, cerco di consigliare i clienti e li mando nel viale dei Mille ma non so se faranno il servizio come noi. L'anno scorso la seconda parte del negozio era tutta occupata dai libri di scuola ordinati, è molto impegnativo starci dietro e ci vuole pazienza. E poi li plastifichiamo e poi cerchiamo tutto l'impossibile, tante richieste!”
Come mai chiudete senza il passaggio del testimone?
“Chi si è presentato scappa per gli orari e per l’impegno che occorre in questo lavoro oppure hanno offerto cifre che non sono consone all’importanza e alla mole dell'attività”
Come ti senti in questo momento?
“Mi sento dispiaciuto e deluso anche dalle istituzioni e per non sapere cosa ci verrà. Dopo aver dato tanto ad un’attività sana e avviata mi sarebbe almeno piaciuto che rimanesse cosi, che qualcuno la prendesse la mandasse avanti. Abbiamo parlato con il Comune, con la Regione, con Confcommercio per vedere se si trovava da vendere in modo consono e se ci aiutavano ma niente. In questo momento chiudo i battenti e basta, vediamo che succede”
E così chiude un altro negozio storico di piazza delle Cure che piano piano cambia il suo aspetto, perde i suoi volti conosciuti e inevitabilmente i suoi punti di riferimento per tanti. Era toccato qualche anno fa alla storica merceria Fi.Met di Caterina e Loretta all’angolo con via Sacchetti, poi ha chiuso la rosticceria di Bruno, il Ristorante Toro alla brace poi Santanera e il Migrana. Nelle strade limitrofe Film & Co di Gianluca e Tommaso uno dei pochi punti rimasti per gli appassionati di film non resse al Covid. Chiusa la Bottega Informatica di Stefano sempre lì da anni ad assistere i PC di tutti, chiude Woodstock abbigliamento della Debby in via Borghini da venticinque anni, lei fortunatamente non chiude l’attività ma si sposta nel viale Morgagni.
Negozi, persone, quotidianità e ricordi che se ne vanno.
Chiara Lam Nang
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI