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Attualità lunedì 15 marzo 2021 ore 19:45

Caccia ai bagni pubblici al tempo del Covid

La maxi multa di Santo Spirito ha scatenato un dibattito sulla disponibilità dei bagni pubblici in città, un servizio messo in crisi dalla pandemia



FIRENZE — Ha suscitato clamore la maxi multa elevata a Santo Spirito ad un cittadino sorpreso ad urinare in via de' Coverelli, il verbale è stato infatti pubblicato sui social dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, con tanto di monito ad evitare simili comportamenti (vedere articolo collegato).

Il diretto interessato, costretto a pagare una sanzione da 3.000 euro, si sarebbe rivolto ad un avvocato per fare ricorso e segnalare l'assenza di alternative.

Proprio questo aspetto, la disponibilità di bagni pubblici in città, ha riaperto una ferita ed acceso nuovamente il dibattito. 

I residenti del centro storico a più riprese hanno segnalato l'uso improprio delle cantonate per i bisogni fisiologici ma accanto a queste segnalazioni ci sono stati gli inviti a fornire un servizio adeguato messo in ulteriore crisi dalla pandemia che ha chiuso molti locali pubblici 

Un cittadino ha scritto a QUInewsFirenze segnalando "In città da sempre sono assenti servizi igienici pubblici a disposizione della popolazione, se non altro da quando sono stati smantellati i vespasiani, solo maschili, diffusi sul territorio. La mappa dei servizi igienici del Comune di Firenze non risulta facilmente accessibile, in passato dava qualche indicazione ma adesso sembra disattivata".

I locali pubblici. Già prima della pandemia gli esercenti erano finiti sulla graticola per l'enorme quantità di bagni "fuori servizio". Con l'arrivo del Covid tutto è diventato più complicato ad iniziare dalla disponibilità dei servizi da igienizzare continuamente fino alla chiusura delle attività al pubblico. 

Parchi e giardini pubblici.  In mancanza di alternative, siepi e cespugli sono diventati alternative alle toilette pubbliche. Sul tema sono intervenuti vari comitati di zona come il Comitato Cittadini per Firenze che ha segnalato una serie di giardini sprovvisti del servizio igienico.

Il costo. Un aspetto che da sempre tiene banco è il costo del servizio che nel tempo ha raggiunto ed in alcuni superato il valore di 1 euro. Secondo molti fiorentini i bagni dovrebbero essere gratuiti per facilitarne l'uso il più possibile ai turisti ma anche agli stessi residenti. Per ovviare al pagamento della "pecunia non olet" è stata tentata la via della collaborazione con i commercianti che hanno pagato di tasca propria il servizio rivolto, nelle fasce serali, soprattutto agli avventori della movida. 


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