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Politica lunedì 07 novembre 2022 ore 19:00

Bettarini torna e scoppia il caso Felleca

Il ritorno di Bettarini in giunta e il passaggio della vice presidente del Consiglio, Felleca, a Italia Viva hanno scosso gli equilibri di maggioranza



FIRENZE — Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha comunicato al Consiglio comunale il ritorno di Giovanni Bettarini per la sostituzione dell’assessore Federico Gianassi ma più che il ritorno dell'assessore prodigo ha fatto male l'uscita dal Pd e l'ingresso in Italia Viva della consigliera Barbara Felleca, appena nominata vice presidente del Consiglio comunale, poltrona portata in dote al Terzo Polo. 

Un caos post elettorale che travolge Palazzo Vecchio e che si presenta come il nuovo capitolo della sfida a distanza tra Matteo Renzi e Dario Nardella, con l'ex sindaco che non concluse il mandato per rispondere alla chiamata dell'Italia ed il suo ex fidatissimo vice prima reggente, poi confermato sindaco nel 2014 e riconfermato nel 2019. 

Bettarini già capo di gabinetto della Città metropolitana dopo essere stato sindaco di Borgo San Lorenzo e assessore a Urbanistica e Sviluppo economico nella prima giunta Nardella, subentra ora nelle stesse deleghe di Gianassi e passa dunque al Bilancio.

Nardella dopo avere parlato con l’onorevole Federico Gianassi ha accolto la sua decisione di dimettersi dall’incarico di assessore per dedicarsi al ruolo di deputato "La decisione è sopraggiunta al termine delle ultime attività che Federico ha svolto per l’avvio del progetto della Multiutility, la definizione del Piano del commercio, e la predisposizione dell’ultima variazione di Bilancio".

Il ritorno di Bettarini è stato accompagnato dall'uscita della consigliera Barbara Felleca dal Partito Democratico per entrare in Italia Viva che si è così ritrovata la vice presidenza del Consiglio comunale appena nominata dal Pd.

Il caso Felleca

Una scelta quella di Felleca, che il Pd non sembra avere gradito “Prendiamo atto della decisione della consigliera Barbara Felleca, seppure del tutto inaspettata, ma non possiamo che registrare a riguardo un certo sconcerto, per questioni di merito e di metodo con cui è stata presa - così Nicola Armentano, capogruppo Pd, e Andrea Ceccarelli, segretario cittadino Pd - Di merito, perché questo malumore che la consigliera ha addotto come ragione di questa scelta, non ci era mai stato comunicato, anzi. Di metodo, perché da parte sua non c’è mai stato un accenno di discussione o confronto su questa possibilità nelle sedi più opportune, nel gruppo in cui è stata eletta in Consiglio comunale e che l’ha eletta vice presidente di questa assemblea giusto qualche mese fa. Per questo riteniamo la sua decisione irrispettosa nei confronti di una comunità, quella del Pd, di cui è stata parte attiva fino a praticamente l’altro ieri. Stile e correttezza istituzionale vorrebbero che da parte sua ci fosse una riflessione sull’opportunità di mantenere un incarico che le è stato conferito nell’ambito di una diversa appartenenza politica, con il sostegno dei consiglieri Pd”.

Il Pd non l'ha presa bene e le opposizioni sono andate all'attacco difendendo la vice presidente del Consiglio comunale.

I consiglieri dei gruppi Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, Lega Federico Bussolin, Simone Tani e Michela Monaco, Gruppo Centro Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici "Difendiamo il ruolo istituzionale della vice presidente Barbara Felleca, che ha annunciato il suo passaggio a Italia Viva. Da parte del Pd, chiederne le dimissioni è un gesto che sa di vendetta per le liti interne al partito ed è una scelta che appare dettata unicamente dalla rivalità ormai evidente tra dem e terzo polo, ma nulla ha a che vedere con le dinamiche del Consiglio comunale. Vorremmo capire: Italia Viva è in maggioranza, esprime un assessore, perché allora Felleca dovrebbe lasciare? Nel campo del centrodestra, quando i consiglieri Cocollini e Montelatici decisero di formare il proprio gruppo non furono mai messi in discussione i loro ruoli di vice presidente vicario e di presidente della commissione controllo. Forse il PD deve ricordarsi che ha l'aggettivo 'democratico' nel proprio nome, e mostrare più rispetto per chi appena lo scorso luglio è stato eletto dall'assemblea nel suo ruolo".

I consiglieri del Movimento 5 Stelle Masi e De Blasi “Apprendiamo con stupore le strategie politiche del fine settimana, con l’arrivo di Bettarini in Giunta e la dipartita di Felleca, che abbandona il Pd a favore di Italia Viva - Ci chiediamo se Bettarini lascerà a sua volta l’incarico in Città Metropolitana a favore di Alessandro Martini o terrà anche quella poltrona? Ormai da questa gestione politica della nostra città ci aspettiamo di tutto. Altra perla la decisione di Barbara Felleca, da poco nominata vice presidente del Consiglio comunale dal gruppo Pd. Questo significa che avremo due vice presidenti del Terzo Polo? Non ci siamo scordati infatti quanto dichiarato dal gruppo centro a proposito di aver votato Saccardi alle ultime elezioni. Ma cosa penseranno i fiorentini a proposito di questo continuo cambio di casacche? Tengo a rassicurare – ha sottolineato Lorenzo Masi - che non esiste alcuna possibilità di un mio passaggio a Italia Viva, come paventato da alcuni giornali. I valori che mi legano al MoVimento 5 Stelle sono forti e mai come adesso è necessario il mio impegno nel difendere i diritti di Firenze e dei suoi cittadini. Come consiglieri del MoVimento facciamo comunque i nostri migliori auguri sia al neo assessore Bettarini che a Barbara Felleca, senza però dimenticare di farne anche al Pd, che ne ha sicuramente bisogno”.

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune "In Città Metropolitana esce Bettarini ed entra Martini? In Giunta Bettarini torna a fare l’assessore perché rimettere Martini era troppo? E soprattutto, il sindaco guarda al passato per difendersi dal Terzo Polo che conquista una vicepresidenza del Consiglio, o comunque una consigliera comunale? La nuova consigliera del Terzo Polo parla di coraggio. Vuol dire che la maggioranza andrà nel caos? La vittoria delle destre e il prossimo congresso del Partito Democratico renderanno il 2023, anno di vigilia elettorale per le amministrative, uno spazio in cui usare i ruoli istituzionali per altre finalità? Tutto si consuma in luoghi lontani dal dibattito pubblico. Lo riteniamo sbagliato. Sinistra Progetto Comune e Territori Beni Comuni hanno il massimo rispetto per tutte le scelte personali e augura buon lavoro a tutte e tutti. Ma pensiamo che il sindaco possa esercitare in modo diverso il suo ruolo, sul piano politico. Ricordandosi che oltre a lui vengono eletti anche i gruppi consiliari. Ma poi il gruppo Centro, che ha dichiarato di aver votato Saccardi, fa parte del Terzo Polo?".


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