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Cronaca giovedì 29 settembre 2022 ore 09:53

Anziana rapinata e rinchiusa in casa, due arresti

Due persone accusate di avere messo a segno una violenta rapina ai danni di una anziana sono state intercettate ed arrestate dai carabinieri



FIRENZE — Dietro la drammatica rapina messa a segno ai danni di una donna di 85 anni, in un condominio in zona Campo di Marte a Firenze, ci sarebbero due torinesi, un 49enne ed un 28enne arrestati dai carabinieri a Genova.

Le indagini erano partite lo scorso 14 Giugno ed hanno portato gli inquirenti ad identificare i due, già noti alle forze dell’ordine, al termine di una serie di accertamenti che avrebbero consentito di ricostruire nel dettaglio la giornata della rapina.

La ricostruzione degli inquirenti coordinati dalla procura di Firenze colloca i due indagati, alle prime ore del 14 Giugno scorso, a Scandicci a bordo di un furgone nel parcheggio dell’Ospedale San Giovanni di Dio dove avrebbero scaricato un motociclo di grossa cilindrata e si sarebbero dedicati alla ricerca di potenziali vittime. Verso le ore 10 circa sarebbero giunti in via Mannelli, dove hanno seguito una anziana fin sotto casa e per le scale sino alla porta dell’appartamento al 4° piano. Uno dei due si sarebbe qualificato come un incaricato del servizio idrico per controllare i rubinetti. Mentre l’anziana donna veniva invitata a restare nei pressi di un rubinetto in cucina, si sarebbe dunque presentato in casa il secondo complice, vestito da agente della polizia locale, le avrebbe esibito un distintivo da poliziotto. Secondo quanto emerso, la vista dell’uniforme e del distintivo avrebbe indotto la signora a tranquillizzarsi, assecondando le pressanti richieste formulate dai due. Il finto agente di polizia locale avrebbe poi esortato la donna a verificare se i propri preziosi fossero effettivamente in casa, comunicandogli eventuali mancanze: dinanzi al susseguirsi di richieste nervose e pressanti, l’anziana signora, nel frattempo insospettita, avrebbe iniziato ad urlare ed a chiedere aiuto ai condomini. I due l’avrebbero violentemente strattonata, spingendola all’interno della cucina e bloccando la porta, rinchiudendola e dileguandosi dall’appartamento con preziosi del valore stimato in 60.000 euro. Col motociclo, risultato dotato di targhe contraffatte, sarebbero tornati al furgone, si sarebbero dileguati con la refurtiva, depistando di fatto le ricerche. 

Gli indagati, nel corso di una perquisizione, sono stati sorpresi in possesso di vari arnesi atti allo scasso, di una pettorina, un lampeggiante ed un distintivo della polizia locale, nonché di numerose ricetrasmittenti utilizzate per tenersi in contatto radio costante tra di loro mentre avrebbero messo a segno i colpi. Gli arrestati, localizzati a Genova, sono stati condotti presso la casa circondariale di Marassi.

Il procedimento penale nei loro confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.


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