Bolgheri enoica sorprende: nel bene e nel male
di Nadio Stronchi - domenica 30 marzo 2025 ore 08:00

Quante volte, ormai, si è ripetuto parlando di clima in riguardo alle temperature che interessano i vigneti e le proprie uve. E’ noto che il clima, da un poco di tempo, si parla di decenni, sia anche in Maremma imprevedibile, diciamo un poco squilibrato. Questo fatto le piante in genere lo soffrano, special modo la vite con la propria uva, sotto l’aspetto idrico e anche di sole diretto sul frutto.
E’ un problema serio che coinvolgono tutti i produttori e gli enologi, i quali elaborano e propongono varie soluzioni; Per esempio: come quella di lasciare le foglie che coprano le uve dalla parte più esposta al sole. Metodo semplice ma efficace. Proprio ieri mi è capitato di vedere dei vigneti, di molti ettari, con la potatura a Gouiot Semplice, appena fatta e con la vite con i propri tralci molto alti dalla base del terreno. Penso che il frutto sia più arieggiato e non esposto ai danni di animali. La resa per vite non la so, ma spero sia limitata.
A parte i sesti d’impianto, ciò che voglio obbiettare è il nome del vino SOLOSOLE, forse è un modo eclatante di definirlo; Non credo che alla fine sia solo sole, altrimenti ci sarebbe il rischio che le uve siano cotte dal calore a danno del vino, che, invece è un ottimo prodotto con un equilibrio eccezionale. Azienda Poggio al Tesoro, il vino SOLOSOLE, Vermentino DOC-Bolgheri. Al mio esame organolettico mi ha dato. Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli. Olfatto: Armonico, ma intenso e persistente, sentori di frutti acerbi di cui la mela, anche floreale. Gusto: Armonico, persistente, sapido, si ripete il fruttato vellutato.
Nadio Stronchi