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Cronaca venerdì 23 agosto 2024 ore 10:38

La truffa del lavoro part time arriva via chat

polizia postale

La polizia postale ha diramato una nota d'allerta per i messaggi di una finta reclutatrice inviati anche a tanti utenti toscani. Di cosa si tratta



TOSCANA — "Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po' del tuo tempo per un po'?": eccolo il messaggio truffa che da alcuni giorni sta girando sulle applicazioni di messaggistica istantanea raggiungendo anche molti utenti toscani.

La polizia postale ha diramato un'apposita nota d'allerta, rilanciata dalle questure della Toscana. Le chat "rappresentano sempre di più il veicolo preferito dai cybercriminali - spiegano gli investigatori - per adescare giovani in cerca di lavori che non richiedano competenze specifiche e possano essere svolti comodamente da casa".

Ma lavoro, facili guadagni e comodità son tre cose che difficilmente vanno a braccetto. E infatti la PolPosta spiega che rispondendo a questo messaggio una presunta reclutatrice tenterà di invogliare il malcapitato ad accettare un'allettante proposta di lavoro.

Il testo del messaggio-truffa

Il testo in circolazione recita: "La nostra azienda sta reclutando dipendenti per un'opportunità di lavoro part-time da casa per seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarità seguendo i loro account Instagram. Basta seguire gli account consigliati che ti vengono forniti, dove puoi guadagnare da 100 a 500 euro al giorno, pagamento tramite PayPal o Postepay e tutto ciò di cui hai bisogno è Instagram e Telegram. Se hai entrambi possiamo iniziare"

La richiesta che arriva all'utente è semplice: vedere alcuni video, mettere "mi piace" e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell'attività svolta. In realtà si tratta di una truffa, resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell'utente. 

"La vittima del raggiro sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione e in altri casi a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro", spiegano gli esperti.

Come difendersi

La Polizia Postale consiglia di "non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il dispositivo".


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