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Attualità domenica 10 dicembre 2023 ore 15:20

Il Natale? I toscani lo sognano casa e famiglia

tavola di natale apparecchiata

Il sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione rivela voglia di nomralità dopo gli anni di choc da Covid, guerra e inflazione



TOSCANA — Il Natale 2020 col lockdown stretto in piena pandemia da Covid-19, il 2021 con lo spettro della variante Omicron, il 2022 con lo choc inflazione e bollette mostruose: e il Natale 2023? I toscani lo sognano casa e famiglia.

A rivelare il prepotente desiderio di normalità e tradizione è un sondaggio realizzato da Unicoop Firenze e Modus Ricerche in cui lo scorso Novembre è stato interpellato un campione rappresentativo della popolazione regionale composto da 800 intervistati.

Sarà dunque il prossimo un Natale classico, all’insegna delle più intramontabili tradizioni: casa, parenti e amici, ricette casalinghe da manuale delle feste, regali di sostanza e all’insegna dell’utile. 

"Con due guerre dietro l’angolo e nessun segnale di pace imminente, in un clima di generale incertezza, fra crisi economica e minacce ambientali, i toscani si rifugiano nella tradizione, ultimo baluardo di sicurezza da gustare, almeno durante le feste. A tavola e non solo", illustra una nota.

La tavolata già dalla Vigilia

Prende sempre più piede fra i toscani l'uso di fare il cenone della Vigilia, il 24 Dicembre, mettendosi a tavola con parenti e amici sia la sera prima del Natale che poi per il pranzo della festa. Sono il 50% i toscani che scelgono questa opzione, mentre il 40% festeggerà invece solo a Natale. Solo il 3% non celebrerà la ricorrenza. 

L’appuntamento per le feste è a casa propria (54%) o di amici e parenti (40%), e se solo un 3% sceglierà il ristorante, la quota di chi ha in programma un viaggio in Italia o all’estero in questi due giorni scende quasi a zero.

Ricettario della nonna alla mano

Un Natale casalingo, con la cucina nostrana e il ricettario della nonna alla mano: Vigilia di magro e pranzo di festa, a tavola i toscani tireranno fuori il meglio della cucina locale, con piatti della tradizione sicuramente a base di carne per il 79% ma spesso affiancati anche dal pesce (30%) e da piatti vegetariani e vegani (9%).

Poca attrazione esercita a Natale la cucina esotica e fusion (3%) che sempre più spesso fa capolino in tavola nel resto dell’anno. Inutile dire che, quanto a ricette, la cucina toscana e italiana offre l’imbarazzo della scelta: di artusiana memoria cappelletti in brodo di cappone con secondo di carni lesse, crostini di fegatini di pollo, faraona arrosto e panforte, ma anche lasagne, tortelli di patate al ragù toscano, arista arrosto e anatra all’arancia e, sul fronte mare, cacciucco, baccalà e arrosto di pesce.

Regali sotto l’albero

Desideri sotto l’albero tanti, ma quali doni metteranno davvero i toscani quest’anno lo ha svelato l’indagine, secondo cui a prevalere saranno i regali utili: in testa a tutti, metà delle preferenze va a cibo, vino e ceste gastronomiche che, in tempi di carovita, arricchiscono la tavola familiare e alleggeriscono il conto della spesa. 

A seguire, abbigliamento e calzature, che si contendono le preferenze di spesa con prodotti per la cura della persona e libri, un regalo per tutte le età che a Natale offre un’ampia scelta di novità fresche di stampa. 

A scorrere la lista si trovano poi oggetti per la casa, giochi per i più piccoli, doni solidali e una buona quota di toscani che regalerà soldi, buoni spesa e carte regalo, per eccellenza regali antispreco. 

Che sia utile o futile, la spesa media per i regali sarà di 168 euro, con circa il 50% degli intervistati che spenderà tra 50 e 200 euro, un 13% che conterrà la spesa entro i 50 euro e un 8% che alla voce regali riserverà fino a 500 euro di spesa. Più del 50% degli acquisti saranno fatti in negozio, mentre un 40% comprerà con un click online. E con buona pace di pubblicità e marketing c’è anche una quota di toscani che non farà regali: a Natale, è il pensiero che conta!

Doni solidali

Per chi sotto l’albero vuole mettere anche la solidarietà, nei Coop.fi non mancano le idee regalo. In sostegno di Casa Marta torna anche quest’anno il panettone artigianale a marchio Banco del Gusto, realizzato secondo la ricetta della cuoca toscana Luisanna Messeri. Acquistandolo, si contribuisce alla costruzione di Casa Marta, una struttura, a Firenze, che potrà accogliere, insieme ai familiari, bambini con patologie cronico-complesse, e nella fase terminale della malattia, potrà offrire loro l’assistenza medico-infermieristica con professionalità di eccellenza del Meyer

E poi ci sono i cesti solidali di ATT, l’Associazione Toscana Tumori, le piantine di ciclamino a sostegno di Airalzh (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer onlus) a cui si può contribuire anche con i quaderni Pigna che riportano in copertina le opere a colori di Anna che, dopo lunghi anni di malattia, ha lasciato in eredità tanti scritti e disegni.


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