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Attualità mercoledì 22 gennaio 2025 ore 18:20

Terremoti, l'archivio nazionale parte da Firenze

macerie

Nasce al Museo Galileo il Polo documentario storico italiano di sismologia e meteorologia. Già digitalizzato oltre 300mila documenti



FIRENZE — Oltre 200mila sismogrammi storici, 25mila lettere e 100mila pagine di documenti già censiti e digitalizzati negli ultimi 35 anni: tutto questo materiale sarà reso consultabile attraverso una banca dati open access all'interno del Polo documentario storico italiano della sismologia e meteorologia, progetto avviato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) in collaborazione con il Museo Galileo di Firenze.

L'obiettivo è creare un archivio digitale pubblico e centralizzato di documenti sismologici e meteorologici. Sì perché l’Italia ha una lunga tradizione nell’osservazione scientifica di meteorologia e sismologia, iniziata nel XVII secolo con la prima rete meteorologica a Firenze e proseguita nel Settecento con i primi strumenti per la registrazione dei terremoti. Questa tradizione ha portato alla creazione di una vasta rete di osservatori, pubblici e privati, gestiti talvolta anche da ordini religiosi come Barnabiti, Scolopi e Gesuiti.

Questa attività ormai secolare ha prodotto un'ingente mole di documentazione scientifica: registrazioni sismiche e meteorologiche, bollettini, registri e corrispondenze, custoditi negli spazi di enti come lo stesso Ingv o il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea). Tuttavia, parte di questa preziosa documentazione è andata perduta nel corso degli anni.

Il Polo che verrà presentato a Firenze nasce proprio per evitare ulteriori perdite e valorizzare i dati in nostro possesso al fine di ricostruire le serie storiche, indispensabili per conoscere il passato e mitigare i rischi presenti e futuri di eventi naturali estremi.

Il progetto parte dalla sismologia

La prima fase del progetto, finanziata dall’Ingv e della durata di 24 mesi, si concentra in particolar modo sulla documentazione sismologica, con una struttura di banca dati che integrerà, successivamente, i dati meteorologici.

Partner attuali del progetto, oltre a Ingv e Museo Galileo, anche la Fondazione Osservatorio Ximeniano di Firenze e l’Osservatorio Meteo-Sismico del Collegio Alberoni di Piacenza. Per il futuro è previsto il coinvolgimento di diversi altri enti con alle spalle una prestigiosa tradizione nelle due discipline di interesse del Polo, oltre alla collaborazione con istituti scolastici per la riproduzione e la trascrizione dei documenti.

Il progetto rappresenta un importante passo in avanti nella conservazione del patrimonio scientifico italiano, assicurando alle generazioni future la possibilità di beneficiare dell’eredità dei pionieri italiani della sismologia e meteorologia.


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