Attualità martedì 25 novembre 2014 ore 13:58
Nuova legge urbanistica alla prova dei sindaci
Giudizio positivo sulla nuova legge regionale ma i Comuni chiedono risorse per il recupero di aree dismesse e incentivi per i piani strutturali
FIRENZE — Bene la lotta contro il consumo di suolo; benissimo l'istituzione di un'area extracittadina al riparo dalla cementificazione; da rivedere il sistema di incentivi previsti per il recupero di aree dismesse e per la costituzione di piani urbanistici intercomunali.
E' questo, in estrema sintesi, il giudizio dei sindaci della Toscana sulla nuova legge urbanistica regionale, scritta dall'assessore Anna Marson e approvata dal consiglio regionale lo scorso 30 ottobre. L'Associazione dei comuni della regione ha voluto fare il punto su questa norma destinata a riscrivere il futuro sviluppo delle città toscane nel corso di un convegno al teatro Stabile di Scandicci, alla presenza della presidente di Anci, Sara Biagiotti, del sindaco Sandro Fallani e della stessa Marson.
Se la folta platea di tecnici, urbanisti e amministratori locali ha plaudito all'impostazione della legge, quello che preoccupa di più sono le scarse risorse economiche messe sul piatto per favorire il passaggio dalla norma vigente alla nuova impostazione. Per i Comuni che in questi giorni sono impegnate nella stesura dei nuovi piani urbanistici, infatti, la legge presenta poche semplificazioni tanto è vero che alcuni municipi più piccoli non hanno il personale adeguatamente preparato per affrontare la sfida. "Fortunatamente però - ha detto la presidente di Anci Toscana e sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, - la legge prevede incentivi per la realizzazione di piani strutturali intercomunali, che saranno anche utili per disegnare una Toscana più omogenea".
L'altro timore è economico: il recupero dell'esistente presenta costi più alti rispetto all'edificazione su aree vergini. "Serve che la Regione metta a disposizione un fondo perequativo - ha detto Sergio Chienni, vicepresidente di Anci Toscana e sindaco di Terranuova Bracciolini - che renda economicamente interessante il recupero. Fondo che non può essere finanziato solo dai Comuni, che non hanno più un euro in tasca".
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