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Attualità venerdì 07 novembre 2014 ore 11:31
Regione-Enac, scontro sulla nuova pista di Firenze
L'ente aeroportuale: "Ricorso al Tar contro il vincolo di 2000 metri imposto dal Pit". Il presidente Rossi: "Mi spieghino perché si è passati a 2400"
FIRENZE — Quatrocento metri di differenza ma che appaiono, almeno a parole, un muro insormontabile. E' questa la distanza che separa Enac e Regione sulla nuova pista dell'aeroporto di Firenze ed è questa la misura su cui nei prossimi mesi, verosimilmente, si consumerà lo scontro e il muro contro muro tra le parti.
L'affondo è arrivato ieri dal presidente Enac Vito Riggio che, durante la presentazione del nuovo masterplan dello scalo fiorentino, ha sottolineato come "sulla parte tecnica da sempre sosteniamo che è rigorosamente di nostra competenza". Tradotto, per Enac e per il Master Plan di Adf (approvato dallo stesso ente), la pista può essere solo di 2.400 metri.
Il problema, però, è che il Pit della Regione Toscana stabilisce che la stessa non possa oltrepassare i due chilometri. Ragione per la qual "abbiamo fatto delle osservazioni, la Regione legittimamente ha ritenuto di non tenerne conto, noi ovviamente andiamo avanti lo stesso, non per mancanza di rispetto nei confronti della Regione ma perché la legge ci impone di garantire un interesse nazionale".
E così se da un lato Enac ha preannunciato che sulle limitazioni al Pit presenterà ricorso al Tar della Toscana, dall'altro il presidente Rossi sembra intenzionato a non voler mollare il punto. "Io aspetto ancora di essere convocato da Enac per spiegarci come mai siamo passati da 2 km a 2,4 km" ha sentenziato. Parole cui Riggio ha controreplicato a distanza. "Semmai la domanda è come mai la Regione abbia approvato un Pit senza tenere conto delle prescrizioni tecniche dell'ente deputato a decidere".
Su un punto, se non altro, le parti sono concordi. L'importanza del lavoro fatto dalla Regione nel processo che portato all'integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa. "Questa era la cosa fondamentale" ha sottolineato Riggio, mentre il governatore ha fatto appello "al futuro padrone, mi auguro intelligente, che farà funzionare i due scali, nella prospettiva di una Toscana più moderna".
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