Cronaca giovedì 21 aprile 2016 ore 12:53
Tre in carcere dopo le molotov sulla caserma
Rischiano fino a 15 anni di reclusione per resistenza aggravata i tre giovani arrestati in seguito alla guerriglia con le forze dell'ordine a Firenze
FIRENZE — Sono accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento i tre giovani finiti in manette dopo l'assalto con le molotov alla caserma dei carabinieri di Rovezzano. Si tratta di due ragazzi, un sardo e un pugliese di 28 anni e di una giovane genovese di 25 anni.
I tre sono in attesa di convalida dell'arresto davanti al gip. Solo per la resistenza aggravata rischiano una condanna dai 3 ai 15 anni.
Le molotov lanciate contro la caserma sono state probabilmente una spedizione punitiva seguita ai violenti scontri tra il gruppo di anarchici di cui i tre fanno parte e le forze dell'ordine. Una guerriglia iniziata dopo che i partecipanti a una festa sul lungarno Generale dalla Chiesa hanno accerchiato i carabinieri che avevano fermato un giovane per un controllo.
Bilancio piuttosto pesante. Sono in tutto 14 gli uomini delle forze dell'ordine che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche: 7 sono carabinieri, 5 sono agenti di polizia e due sono agenti della municipale. Le prognosi vanno da 3 a 10 giorni.
Dopo la notte di caos sono scattate le perquisizioni in alcuni stabili occupati a Firenze, soprattutto nella zona di Lungarno Dalla Chiesa.
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