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Attualità lunedì 27 marzo 2023 ore 18:45

Nuova torre di 14 piani per gli uffici della Regione

Il progetto primo classificato
Il progetto primo classificato

Alta 55 metri, sarà costruita a Novoli accanto alle 2 già esistenti. Fine lavori prevista per il 2028. Operazione da 52 milioni



FIRENZE — Quattordici piani per uno slancio verticale di 55 metri, 350 nuove postazioni di lavoro e investimento specifico di 35 milioni di euro e di 52 per l'intero centro direzionale: sono tutti i numeri della Terza Torre che andrà a integrare il polo della Regione Toscana a Novoli, nel quadrante nord di Firenze.

Il progetto primo classificato al bando è stato presentato questa mattina nel capoluogo toscano: è quello presentato dal gruppo di architetti guidato da Carlo Terpolilli. Nella Terza Torre troveranno posto la nuova sede della presidenza della giunta regionale e la sala della stessa giunta, più tre direzioni e sei spazi per gli assessorati. L'obiettivo della nuova realizzazione è quello di contenere i costi per gli affitti di altre sedi in cui attualmente si trovano dislocati gli organismi.

La conclusione dei lavori è prevista fra il 2027 e il 2028, secondo quanto ha affermato stamani il presidente della Regione Eugenio Giani.

Erano 5 i progetti finalisti tra cui era chiamata a scegliere la Commissione valutatrice del Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione e l’ampliamento del Centro direzionale della Regione Toscana e la realizzazione della “Terza Torre” a Novoli, presieduta dal direttore generale della Regione Paolo Pantuliano. I lavori si sono conclusi proprio stamani 27 Marzo.

La presentazione del progetto

La presentazione del progetto

Attualmente all'interno del centro direzionale fiorentino della Regione lavorano più di 1.000 dipendenti. La nuova struttura potrà accorpare tutto il personale della Regione attualmente sparso in immobili in affitto. Solo il complesso che ospita il comparto sanità assorbe 700.000 euro l'anno. La sede della Protezione civile altri 200.000 euro

Così sarà la Terza Torre

La Torre si eleverà per 14 piani oltre il piano terra e due livelli interrati, per un’altezza complessiva di circa 55 metri fuori terra. La superficie esterna sarà rivestita da pannelli che permetteranno di modulare l’oscuramento degli spazi e degli uffici, e che in futuro connoterà anche le due torri esistenti.

Vi troveranno posto la nuova sede della presidenza, collocata nel punto più alto e decorata con i simboli e i loghi della Regione Toscana, la sala della giunta, la sala stampa e uno spazio espositivo, sei aree per gli assessorati con spazi per le riunioni e l’accoglienza dei cittadini. Ai piani sottostanti sono previste tre Direzioni. In tutto la nuova Torre conterrà circa 350 nuove postazioni di lavoro.

Al piano terra in una struttura autonoma ma integrata nella Terza Torre verrà realizzata la nuova sala Operativa e di Telecontrollo (H24) della Regione Toscana, con accesso e uscita riservati. 

Il progetto primo classificato

Il progetto primo classificato

All’esterno della Terza Torre ma nel Centro direzionale di Novoli è previsto un profondo restyling che riguarderà viabilità, accessibilità, Urp. Saranno creati nuovi parcheggi interrati e un auditorium per circa 350 posti a servizio della Regione e dei cittadini, allestito con decorazioni o opere pittoriche riguardanti rappresentazioni di tutti i Comuni toscani. Non solo, il progetto ha previsto anche la realizzazione di un giardino pensile.

Del progetto primo classificato la Commissione, si spiega, ha particolarmente apprezzato le misure di carattere ambientale, le soluzioni tecnologiche di involucro architettonico. Le misure sono finalizzate a minimizzare il consumo di energia e la produzione di Co2 del nuovo edificio e di quelli esistenti. Quindi l'uso di impianti per la produzione di energia rinnovabile come il fotovoltaico e il geotermico, il ricorso a soluzioni per il riutilizzo delle acque piovane e superfici verdi.

I tempi di realizzazione

Si punta ad arrivare già al termine del 2023 in prossimità del bando di gara per l’appalto dei lavori, per poter effettuare a stretto giro l’aggiudicazione definitiva e subito dopo approvare il Progetto di Fattibilità Tecnica Economica. 

I vincitori del concorso potranno quindi iniziare la progettazione di dettaglio: prima quella definitiva e poi quella esecutiva necessaria a far partire il bando per la gara dei lavori.


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