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Lavoro giovedì 08 febbraio 2024 ore 09:15

Qf (ex Gkn), 180 in attesa dello stipendio

corteo gkn

All'ultimo tavolo regionale l'azienda non si è presentata, così si è levato l'appello al pagamento dei salari dopo la fine della cassa integrazione



FIRENZE — Ci sono ancora 180 lavoratori senza stipendio in Qf, la ex Gkn di Campi Bisenzio per i cui dipendenti la cassa integrazione è cessata con la fine del 2023. E oggi scade il termine per il pagamento degli stipendi di Gennaio 2024, primo mese scoperto. Sì ma ieri mattina si è riunito il tavolo regionale sulla vertenza tra le più aspre della Toscana. L'azienda non si è presentata, così dal consulente del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per le crisi aziendali, Valerio Fabiani, si è levato l'appello alla parte datoriale a saldare i salari.

L'urgenza emersa dal tavolo è stata infatti proprio quella: "Provvedere al sostentamento di 180 famiglie”. 

In palazzo Strozzi Sacrati erano presenti Regione, Città metropolitana, Comune di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, organizzazioni sindacali e Rsu. Qf non si è presentata. 

“Un comportamento gravissimo", ha commentato Fabiani. "Ci aspettiamo che, non avendo potuto parlare di ammortizzatori sociali, si proceda senz’altro al pagamento degli stipendi e che il prossimo 13 Febbraio, anche questa una data proposta da Qf, si possa avviare la discussione sui contenuti del Piano sociale, indicati per legge, che è anche il presupposto per agganciare gli ammortizzatori sociali”.

I requisiti del Piano sociale previsti dalla legge 234/2021 (articolo 1, comma 228), richiamata dal Tribunale di Firenze che ha accolto il ricorso Fiom, annullando i licenziamenti e imponendo la procedura del cosiddetto ‘decreto Orlando’, sono:

a) Le azioni programmate per la salvaguardia dei livelli occupazionali e gli interventi per la gestione non traumatica dei possibili esuberi, quali il ricorso ad ammortizzatori sociali, la ricollocazione presso altro datore di lavoro e le misure di incentivo all'esodo;

b) le azioni finalizzate alla rioccupazione o all'autoimpiego, quali formazione e riqualificazione professionale anche ricorrendo ai fondi interprofessionali;

c) le prospettive di cessione dell'azienda o di rami d'azienda con finalità di continuazione dell'attività, anche mediante cessione dell'azienda, o di suoi rami, ai lavoratori o a cooperative da essi costituite;

d) gli eventuali progetti di riconversione del sito produttivo, anche per finalità socio-culturali a favore del territorio interessato;

e) i tempi e le modalità di attuazione delle azioni previste.


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