Cronaca sabato 27 dicembre 2025 ore 11:45
Pista toscana su finanziamenti ad Hamas, 9 arresti

Milioni raccolti per i civili palestinesi ma elargiti invece ad Hamas: uno degli indagati è stato prelevato a Firenze da polizia e guardia di finanza
GENOVA — E' arrivata anche la Toscana, con un arresto a Firenze, l'inchiesta della procura di Genova su un finanziamento di oltre 7 milioni di euro elargito ad Hamas ma frutto di raccolte fondi per la popolazione palestinese e di Gaza. L'operazione di polizia e guardia di finanza ha portato all'esecuzione di 9 misure cautelari in carcere per altrettanti soggetti e a misure per tre società.
Uno degli indagati nell'operazione denominata "Domino" sarebbe infatti un componente della cellula italiana di Hamas, referente per Firenze e la Toscana di una delle associazioni al centro della raccolta fondi a scopi dichiarati come umanitari per i civili di Gaza, ma arrivati invece all'organizzazione e - secondo le ipotesi investigative - impiegati anche a fini terroristici.
L'uomo è stato raggiunto stamani dalla polizia e dal Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) della guardia di finanza nella sua abitazione nel capoluogo toscano, dove sono stati sequestrati documenti e altro materiale.
Secondo gli inquirenti sarebbe "componente della cellula italiana di Hamas" e "a partire dal Luglio 2024, referente per Firenze e la Toscana" di una delle associazioni coinvolte nell'inchiesta.
Le indagini, avviate e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo del capoluogo ligure, hanno portato all'arresto di 9 uomini ritenuti responsabili di fare parte e di avere finanziato l'associazione Hamas e attività terroristiche per mezzo di varie associazioni benefiche.
Dal 2001 e specialmente dopo il 7 Ottobre 2023, per una finalità dichiarata di sostegno alla popolazione civile di Gaza sarebbero stati raccolti milioni di euro, e 7.288.248,15 euro sarebbero invece andati ad Hamas.
"Un comparto estero di Hamas"
"L’indagine - ricostruisce una nota del procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo e del procuratore della Repubblica di Genova Nicola Piacente - ha permesso di accertare che Hamas si è dotata di un comparto estero e di articolazioni periferiche che operano con lo specifico scopo di promuovere l’immagine dell’organizzazione e, soprattutto, di contribuire al suo finanziamento".
Ebbene: la principale delle associazioni benefiche coinvolte è ritenuta proprio una di queste organizzazioni.
L’indagine ha rivelato che le donazioni provenienti da quella realtà "sono state destinate ad associazioni sotto il controllo diretto Hamas", alcune delle quali accusate di operare sotto il controllo diretto dell’Ala militare di Hamas.
"Non si è trattato di elargizioni aventi unicamente scopo caritatevole e umanitario. Secondo la tesi accusatoria, in base agli indizi raccolti in anni di indagine, gli indagati si sono resi consapevolmente responsabili di aver sottratto capitali alle finalità assistenzialistiche della da’wa (trattasi delle attività svolte dall’organizzazione nei settori della religione, dell’istruzione, del benessere e della salute allo scopo di creare saldi legami con la popolazione palestinese) in favore di un finanziamento diretto dell’organizzazione terroristica e delle sue attività criminose".
Le intercettazioni, i documenti
Alla Jihad e ai relativi ruoli e compiti degli indagati fanno apertamente riferimento anche alcune conversazioni intercettate. Non solo: un documento interno ad Hamas, illustra nel dettaglio le attività da’wa svolte dall’organizzazione "che hanno la finalità di conquistare il cuore e convertire le persone, ottenere sostegno e reclutare nuovi attivisti del movimento", spiega ancora la nota degli inquirenti.
Le attività descritte sono molteplici e vanno da quelle educative a quelle strettamente legate al settore militare: "Infatti fanno parte del settore da’wa le attività di formazione di giovani per i futuri ruoli di leadership dentro Hamas, quelle svolte nel settore studentesco nel Campo militare degli studenti (Command Training Institute), l’educazione sullo status di martiri e prigionieri, il simposio sulla Jihad e i santi guerrieri dell’organizzazione".
"Tali attività sono svolte grazie al contributo delle associazioni di beneficenza di Hamas".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI











