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Attualità mercoledì 18 novembre 2020 ore 14:15

Il Meyer affronta il Covid e sdoppia il pronto soccorso

Nell'ospedale pediatrico allestiti due grandi prefabbricati per ampliare gli ambienti e creare percorsi separati per i pazienti Covid. Tamponi h24



FIRENZE — Il pronto soccorso del Meyer si allarga e si sdoppia riorganizzando gli ambienti per gestire al meglio i percorsi separati dei pazienti con sintomi Covid e potenzia la sua capacità di effettuare tamponi: sono queste alcune delle misure adottate dall’Ospedale pediatrico fiorentino alla vigilia della stagione invernale, che quest’anno si presenta ancora più difficile per l’emergenza epidemiologica da coronavirus. 

A visitare la nuova struttura, questa mattina, sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore per il diritto alla salute Simone Bezzini e il rettore dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei.

La struttura dedicata all’emergenza permette di aumentare lo spazio a disposizione dei piccoli pazienti e dei loro genitori e di separare in modo sempre più netto, fin all’ingresso, i bambini con sintomi compatibili con l’infezione da Coronavirus e quelli che accedono al Pronto soccorso senza sintomatologia sospetta. 

L’obiettivo è quello di affrontare la cosiddetta “seconda ondata” della pandemia e la temuta concomitanza dell’influenza stagionale, anche se l’invito rivolto alle famiglie è quello di evitare di ricorrere alle cure del pronto soccorso nel caso in cui bambini e adolescenti presentino sintomi sospetti da Covid senza aver prima contattato il proprio pediatra.

In una zona all’interno della camera calda, sono state posizionate due strutture prefabbricate che separeranno i pazienti già fin dal momento dell’accesso. Nella prima sarà effettuato il pretriage. I pazienti con sintomatologia sospetta per Covid saranno valutati all’interno della seconda struttura, in diretta continuità con la sala di attesa del Pronto soccorso e assegnati al percorso Covid e presi in carico nelle stanze visita del Pronto soccorso. 

I pazienti senza sintomi sospetti saranno assegnati al percorso non Covid con seguente triage e invio nella sala di attesa osservata che fungerà da sala di attesa per questo percorso.

Tra le strategie messe in atto per difendere l’Ospedale, l’aumento della capacità di effettuare tamponi, anche negli orari notturni. Grazie a questa capacità diagnostica, è possibile attribuire ai bambini il corretto percorso sia all’interno del Pronto soccorso che in caso di ricovero nei reparti.

"Come lo scorso aprile - scrive il Meyer -, l’appello alle famiglie è quello di evitare di rivolgersi al Pronto soccorso nel caso in cui sia abbiano sintomi sospetti da Coronavirus. L’invito è quello di contattare prima il pediatra di famiglia, che valuterà la situazione caso per caso e indirizzerà il paziente. L’ingresso al Pronto soccorso potrà essere garantito a un solo genitore. Nel caso in cui si renda necessario un ricovero, anche precauzionale, i piccoli pazienti e i loro accompagnatori dovranno essere sottoposti a un tampone".


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