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Cronaca domenica 28 maggio 2023 ore 14:00

Agente sequestrato in cella dai detenuti

La denuncia di Uilpa e Sappe per un agente penitenziario soccorso dai colleghi e dal personale sanitario nel carcere fiorentino di Sollicciano



FIRENZE — Un sovrintendente della polizia penitenziaria sequestrato nella notte, è quanto denunciato da Antonio Mautone, Segretario Generale Territoriale Uil Pa Polizia Penitenziaria di Firenze e da Francesco Oliviero, segretario regionale Sappe Toscana. L'agente sarebbe rimasto ferito in seguito all'accaduto.

L'episodio risale alla tarda serata di ieri ma l'intervento di soccorso si è prolungato fino alle prime ore dell’alba di domenica.

Secondo quanto riportato dal sindacato "Un gruppo di detenuti di origini sud africane, già noti per la loro indole violenta, si sono resi protagonisti di un grave episodio di violenza ai danni di un sovrintendente di Polizia Penitenziaria che aveva appena iniziato il proprio turno di servizio notturno. Uno dei tre detenuti fingendo un malore ha chiesto di essere trasportato presso i locali dell’infermeria del reparto ove era ristretto, e all’atto dell’apertura della cella lo stesso detenuto unitamente ad altri due hanno preso con forza il malcapitato sovrintendente e lo hanno rinchiuso con loro in cella sequestrandolo e minacciandolo che lo avrebbero ucciso. Dopo pochi minuti sono sopraggiunti altri operatori allertatati nel frattempo dal suono dell’allarme generale e solo grazie alla professionalità di questi e opere di mediazioni si è riusciti a far desistere dal loro intento i tre detenuti ed evitare che la situazione degenerasse".

Mautone ha aggiunto "Ormai quasi quotidianamente registriamo aggressioni e violenze da parte dei detenuti verso il personale di Polizia Penitenziaria che opera nella struttura fiorentina ma questa volta la violenza subita dell’operatore è stata davvero molto elevata. Ci preoccupa notevolmente il clima di violenza che si respira all’interno della struttura e ci preoccupa altresì il silenzio e l’assenza dei vertici dell’amministrazione rispetto a questi episodi. È ovvio che queste nostre denunce non devono creare allarmismi, ma è del tutto evidente che la frequenza con la quale si registrano eventi critici all'interno delle carceri impone di suggerire ai vertici dell'amministrazione un cambio di rotta e soluzioni immediate a tutela degli operatori che vi operano quotidianamente". Infine "Rivolgiamo sinceri auguri di pronta guarigione al collega rimasto ferito nell’episodio, sperando che quello accaduto oggi sia l’ultimo evento violento da registrare all’interno della struttura fiorentina" ha concluso il segretario Uilpa.

: “Un detenuto di origini nigeriane, alle h.24.00 circa, chiedeva di poter essere visitato dal medico di guardia. L'agente addetto alla sezione, una volta avvisato il medico, apriva la cella, con l'ausilio di un Sovrintendente del Corpo e di un altro poliziotto, per fare uscire il detenuto. Al momento dell'apertura della cella, i 4 detenuti sono usciti con spranghe di ferro, hanno spaccato alcuni vetri del corridoio della sezione. Il Sovrintendente e i due agenti attraverso il dialogo hanno cercato di riportare alla calma i detenuti e farli desistere dai loro intendi. Purtroppo, non ci sono riusciti ed il Sovrintendente è stato chiuso nella cella insieme ad un altro detenuto e gli altri tre gridavano: "vai, ammazzalo". Dopo dieci minuti nella sezione sono intervenuti una ventina di agenti accorsi sul posto a seguito dell'allarme generale e sono riusciti a ripristinare l'ordine senza ricorrere all'uso della forza”..

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria “Un detenuto di origini nigeriane, alle 24 circa, chiedeva di poter essere visitato dal medico di guardia. L'agente addetto alla sezione, una volta avvisato il medico, apriva la cella, con l'ausilio di un Sovrintendente del Corpo e di un altro poliziotto, per fare uscire il detenuto. Al momento dell'apertura della cella, i 4 detenuti sono usciti con spranghe di ferro, hanno spaccato alcuni vetri del corridoio della sezione. Il Sovrintendente e i due agenti attraverso il dialogo hanno cercato di riportare alla calma i detenuti e farli desistere dai loro intendi. Purtroppo, non ci sono riusciti ed il Sovrintendente è stato chiuso nella cella insieme ad un altro detenuto e gli altri tre gridavano: "vai, ammazzalo". Dopo dieci minuti nella sezione sono intervenuti una ventina di agenti accorsi sul posto a seguito dell'allarme generale e sono riusciti a ripristinare l'ordine senza ricorrere all'uso della forza”.

Dura la denuncia del primo Sindacato del Corpo “Ormai sono continue le aggressioni nei confronti della polizia penitenziaria da parte dei detenuti. La situazione è insostenibile soprattutto perché non vengono adottati i provvedimenti di trasferimento fuori dal distretto Toscana/Umbria dei protagonisti di tali eventi da parte del Dap”. Donato Capece, segretario generale del Sindacato “Nelle carceri toscane e italiane non succede mai nulla, sarebbero tutte “ragazzate”. Non vedono le risse, i ferimenti e le colluttazioni in cui spessissimo a subire è il personale di Polizia Penitenziaria. Difendono Caino a scapito di Abele. Ignorano o fingono di ignorare”, conclude “il duro e difficile lavoro del poliziotto penitenziario, svolto da donne e uomini che pressoché quotidianamente hanno a che fare con detenuti che mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza della sezione detentiva, che si confrontano a detenuti con in mano una o più lamette intrise di sangue, o con una padella piena di olio bollente tra le mani pronta per essere buttata in faccia all’operatore, o con un piede di tavolino in mano pronto ad essere scagliato contro un poliziotto: gravi eventi che accadono anche quando loro sono nella tranquillità serale o notturna di casa".


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