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Attualità giovedì 14 settembre 2017 ore 14:33

Addio a Pazzagli lo scultore del Pegaso

Enzo Pazzagli e il Pegaso

L'artista Enzo Pazzagli è deceduto all'età di 84 anni. Nel 1983 realizzò il Pegaso di metallo simbolo ufficiale della Regione Toscana



FIRENZE — E' morto l'artista toscano Enzo Pazzagli. Nato a Pietraviva di Bucine, in provincia di Arezzo nel 1933, durante la sua lunga carriera ha esposto nell'ambito di mostre in Italia e all'estero. 

Nel 1983 realizzò il ''Pegaso'' di metallo simbolo ufficiale della Regione Toscana. 

Tra i suoi lavori più importanti, il parco d'Arte Enzo Pazzagli a Firenze, nel quartiere Rovezzano: 23.900 metri quadri con oltre 200 opere d'arte. 

"Il suo Pegaso continuerà a parlare, per lui, a tutti i toscani. Enzo Pazzagli è stato un artista di grande valore, che ha lasciato una forte impronta nel panorama artistico e culturale e legato il suo nome al simbolo di creatività e libertà che rappresenta la nostra comunità".

Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ricorda l'artista valdarnese autore, tra le altre opere, della scultura in metallo del cavallo alato collocata presso il centro direzionale di Novoli della Regione.

"Ai familiari – continua Rossi – vanno le condoglianze mie e di tutta la giunta regionale".

Profondo dolore e partecipazione per la scomparsa dell’artista: è quanto esprime il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: “Alla famiglia vanno le mie condoglianze e quelle dell’intera assemblea, saluto con commozione il creatore del ‘Pegaso’, simbolo ufficiale della Regione Toscana”.

 “Il genio dell’artista lascia un segno indelebile nel nostro cuore – ha sottolineato Giani – grazie al Maestro per la sua creatività e per l’amore verso una terra che lo ricorderà per sempre”. 

A ricordarlo, oggi, anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: "Conoscevo bene Enzo e ho molto apprezzato la sua arte e la sua creatività. Era uno dei più brillanti artisti provenienti dalla nostra regione e la sua scomparsa lascia un vuoto", commenta il sindaco. 

"La sua ''creatura'' del parco, che ha preso il suo nome, era un messaggio globale a grandi e piccini sul legame tra natura e arte - continua il sindaco - Siamo pronti fin da ora con il Comune a valorizzare sempre di più il suo parco, luogo di pensiero, creazione e pace, affinché la luce che emana possa abbracciare la grande e bella comunità dei fiorentini". 

"Alla famiglia vadano le condoglianze mie personali - conclude Nardella - dell'amministrazione comunale e della città di Firenze".


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