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Attualità mercoledì 19 ottobre 2022 ore 18:55

Multiutility, Firenze approva fusione dei servizi

Tutte le reazioni al voto che ha approvato la gestione unica dei servizi pubblici. Primo passo verso la fusione, per incorporazione, delle partecipate



FIRENZE — Il Comune di Firenze ha approvato l’operazione denominata Multiutility Toscana S.p.A che prevede la fusione per incorporazione in Alia delle partecipazioni detenute in Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, società partecipate dai Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, che a loro volta detengono partecipazioni in società operative nei settori di pubblica utilità come acqua, energia e gas.

"Oggi per Firenze è un traguardo storico" hanno detto il sindaco Dario Nardella e l’assessore al bilancio e partecipate Federico Gianassi.

L'operazione che interessa 66 comuni della Toscana centrale, prevede il conferimento delle partecipazioni di Firenze in Toscana Energia e di Pistoia in Publiacqua e l’apertura di un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi per favorire l’entrata di altri soggetti toscani nel progetto, e di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni che deterranno tali partecipazioni in una holding pubblica. Qui tutti i passaggi necessari alla realizzazione della holding. 

La delibera è stata illustrata dall’assessore al bilancio e partecipate Federico Gianassi.

“E’ un obiettivo tentato anche in passato che oggi si realizza grazie alla caparbietà e alla tenacia della nostra amministrazione e delle altre coinvolte - ha detto il sindaco Dario Nardella - Ringrazio il Consiglio comunale, la giunta e l’assessore Gianassi perché questo è un traguardo storico per mettere insieme tutte le forze in un settore strategico per cittadini e imprese come quello dei servizi pubblici locali come acqua, gas e rifiuti. In questo modo potremo puntare su un miliardo e mezzo di euro per gli investimenti, sull’aumento dei posti di lavoro anche nell’indotto e sul controllo delle tariffe in un momento in cui è molto sentito il tema del caro-bollette. Ma soprattutto potremo avere una strategia che ha un indirizzo pubblico preciso ma che si apre anche a partner industriali e a finanziamenti privati senza mai snaturare l’indirizzo pubblico che è garantito da una holding tutta pubblica dei comuni che manterrà il 51% di questa nuova multiutility. Adesso dovremo fare i prossimi passaggi ma intanto il dato è tratto: il grande traguardo per Firenze, le altre città e per la Toscana. Ci auguriamo che possano salire a bordo tutti gli altri Comuni che non hanno fatto questo passo”.

Le reazioni in Consiglio comunale

Federico Bussolin, Capogruppo della Lega a Firenze "Il nostro voto contrario non è indirizzato sul concetto di società di servizi bensì sulla governance presentata dal sindaco: oltre ad assumerci il rischio di impresa, cosa anomala per chi dovrebbe perseguire come obiettivo unico l’interesse pubblico, i piccoli comuni verranno annullati attraverso la creazione di una holding pubblica, non potendo quindi incidere nelle scelte strategiche: se questa è la “Grande Firenze” l’inizio non è dei migliori, e i voti contrari di numerose amministrazioni interessate lo dimostrano”

Giornata disastrosa per la difesa dei diritti dei cittadini fiorentini” così i consiglieri del MoVimento 5 Stelle. “Gli ultimi emendamenti presentati alla delibera ci sono stati inviati dagli uffici solo questa notte, e si tratta di autoemendamenti della Giunta. Il PD corregge già se stessa. Era pertanto doveroso spostare nuovamente la seduta odierna del Consiglio, non solo per dare più tempo alle forze politiche per analizzare e studiare l’ingente documentazione, che ricordiamo essere di oltre 1700 pagine, ma soprattutto per dare ai cittadini un segnale chiaro di trasparenza e di volontà di coinvolgere davvero la popolazione. E invece oggi il Consiglio ha votato lo stesso, dimostrando ancora una volta che il PD ha promosso questa scellerata operazione di business senza informare nessuno, senza condividere alcunché e senza dare la possibilità a chi la pensa in maniera diversa di esprimersi. E questo è gravissimo” continuano i pentastellati. Ricordiamo che il 49% della Multiutility sarà detenuto fin da ora da privati e gestito secondo una logica di profitto. Il resto sarà distribuito tra i 67 comuni che vorranno aderire, con percentuali diverse di partecipazione sulla base della dimensione degli stessi. Questo implicherà una diversa capacità di intervenire tra le diverse realtà territoriali, con maggior peso del Comune di Firenze. A quale titolo potranno pertanto i sindaci dei Comuni più piccoli esprimersi sulle scelte della Multiutility, che andranno comunque a incidere significativamente sulle bollette e tariffe dei propri cittadini? Ma non solo. Non dimentichiamoci quanto sta avvenendo per la quotazione del gas sulla borsa di Amsterdam. La finanza deve fare profitto per natura. Gli aumenti scellerati che stiamo subendo per il gas, saranno gli stessi che subiremo come cittadini con la Multiutility per acqua e rifiuti. Inoltre la privatizzazione dei servizi si è già dimostrata una scelta sbagliata per Firenze. Pensiamo al caso recente di Toscane Autolinee S.p.A., su cui lo stesso sindaco Nardella pochi giorni fa si è espresso dichiarando il fallimento della scelta operata. Nonostante l’evidenza dei fatti, oggi il PD sceglie di andare avanti sulla stessa linea. Ringraziamo Sinistra Progetto Comune per il grande lavoro svolto e per aver condiviso con noi questa battaglia”.

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune "Oggi abbiamo assistito a un atto di fede da parte della maggioranza, verso un progetto ideologico che piace molto all'ex candidato sindaco del centrodestra. La prossima campagna elettorale in cui il Partito Democratico parlerà di voto utile, di pericolo delle destre, ricorderemo come abbiano scelto l'asse con Fratelli d'Italia e il sostegno del Centro, per mettere il secondo tassello di un progetto pericoloso per la cittadinanza. Quotare in borsa acqua, rifiuti e gas è un'idea innovativa e di sinistra secondo il sindaco e l'assessore alle partecipate (ancora per poco)? Abbiamo presentato 34 emendamenti, di cui 28 con parere tecnico e contabile favorevole: per questo ringraziamo il nostro ufficio, le associazioni, i movimenti, i comitati e le realtà con cui abbiamo discusso, studiato e lavorato. Senza pregiudizi, abbiamo cercato di entrare nel merito del progetto e migliorarlo, pur essendo complessivamente contrari. Niente è passato. Non c'erano i margini nemmeno per la correzione di un errore grammaticale o per spostare una virgola. Domani ci sarà l'appuntamento dal notaio e tutto dovrà essere come già era, fatti salvi gli autoemendamenti presentati all'ultimo momento. Due settimane di discussione per oltre 1300 pagine. Totale assenza di un vero dibattito pubblico. Rigidità delle posizioni di partenza, dietro la scusa del "siamo 30 anni in ritardo". Oggi si è scritta una brutta pagina per Firenze e la democrazia. Abbiamo accettato di ritirare la maggioranza degli emendamenti prendendo atto della pregiudiziale della maggioranza e ottenendo in cambio la disponibilità a vedere discussi meglio gli ordini del giorno, in cui pretenderemo che nelle prossime settimane si riapra la possibilità di partecipazione e di invio di osservazioni. Perché questa lotta la portiamo avanti dentro e fuori le istituzioni. Per questo ringraziamo chi oggi ha raggiunto piazza della Signoria, per il presidio che ha ricordato come ci sia una cittadinanza che ha impegnato tempo ed energie per difendere i servizi pubblici e i beni comuni. Ringraziamo il Movimento 5 Stelle, che ha puntualmente sostenuto un impegno comune, in tutti i passaggi, anche con il voto favorevole agli emendamenti. Sappiamo che continueremo a portare avanti questa istanza insieme".


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