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Sport domenica 07 novembre 2021 ore 10:34

Vincono gli All Blacks ma l'Italia esce a testa alta

Gli Azzurri hanno perso 9 a 47, tre calci piazzati per l’Italia, sette mete per gli All Blacks. In campo i livornesi Mori e Lucchesi



ROMA — Ringa pakia

Uma tiraha
Turi whatia
Hope whai ake
Waewae takahia kia kino

Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!
Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!
Tenei te tangata puhuruhuru
Nana i tiki mai whakawhiti te ra!
A hupane, a hupane
A hupane, kaupane whiti te ra!

Hi!”

Batti le mani contro le cosce

Sbuffa con ll petto
Piega le ginocchia
Lascia che i fianchi li seguano
Sbatti i piedi più forte che puoi.

È la morte, È la morte! È la vita, è la vita!
È la morte, È la morte! È la vita, è la vita!
Questo è l’uomo dai lunghi capelli
è colui che ha fatto splendere il sole su di me!
Ancora uno scalino, ancora uno scalino, 

un altro fino in alto, il sole splende!

l’incontro tra la Nazionale Italiana e gli All Blacks sul prato dello Stadio Olimpico è iniziato così, con la haka Ka Mate suonata dai “Tutti Neri” con le mani, i piedi, le gambe, il corpo, la voce, la lingua e gli occhi.

Poco prima gli inni nazionali, gli Azzurri a cantare l’inno di Mameli, mano sul cuore fino all’ultima strofa

Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
L'Italia chiamò!”

Poi, dopo che ognuna delle due squadre ha espresso a modo suo il vigore, l’identità e la passione, è arrivato il calcio d’inizio del sedicesimo scontro diretto tra le due nazionali, tutti vinti dai neozelandesi.

In campo i due ragazzi livornesi Gianmarco Lucchesi e Federico Mori, il primo schierato nel ruolo di tallonatore, il secondo all’ala, con il numero quattordici.

Gli Azzurri hanno perso 9 a 47, tre calci piazzati per l’Italia, sette mete per gli All Blacks.

Pur perdendo l’incontro la Nazionale Italiana ha però disputato una prova dignitosa, basata soprattutto su una difesa solida ed aggressiva, capace di indurre gli avversari a commettere errori e falli.

Purtroppo negli ultimi venti minuti gli All Blacks hanno dimostrato di saper gestire con molta autorità e freddezza la parte finale della gara e sono riusciti a prendere il largo, portandosi dal 21 a 9 a loro favore al punteggio finale di 47 a 9.

In proposito il giovane capitano Michele Lamaro ha dichiarato: “Non penso che il passivo subito negli ultimi venti minuti sia dovuto ad un crollo fisico. È vero che eravamo stanchi, ma loro hanno trovato degli adattamenti tattici che ci hanno messo in difficoltà: hanno incominciato a calciare lungo e in campo, sapendo che poi noi avremmo messo il pallone fuori, concedendogli così di risalire il campo e di sfruttare il predominio nei lanci del gioco.”

Onore all’Italia nelle parole di Ian Foster, l’head coach degli All Blacks: “Dobbiamo dar credito agli italiani. Ci hanno messo alla prova. Siamo entrati in campo forzando un po’ troppo e facendoci mettere sotto pressione, cosa che ha causato i tanti errori.”

L’head coach dell’Italia Kieran Crowley ha apprezzato la prova dei suoi ragazzi: “Oggi era la nostra prima uscita. Abbiamo tracciato una linea. Sono piuttosto contento, da qui andiamo avanti.”

“Abbiamo fatto 190 placcaggi contro gli appena 78 degli All Blacks” ha continuato Crowley “la nostra rapidità di salita della linea e l’integrità della stessa sono state molto buone. Abbiamo messo la Nuova Zelanda sotto pressione, e credo che una dimostrazione sia arrivata nel secondo tempo difendendo per sedici fasi consecutive, costringendoli ad arretrare e alla fine recuperando il pallone.”

Quanto ai ragazzi toscani Gianmarco Lucchesi non è stato preciso nelle rimesse laterali e questo ha pesato nell’economia dell’incontro. Federico Mori si è messo in evidenza in un paio di occasioni ed in un caso ha battuto agevolmente il primo difensore. Prova dignitosa del fiorentino Niccolò Cannone, entrato nel secondo tempo dalla panchina.

Domenica prossima l’Italia replica a Treviso, ospitando l’Argentina.

“In attacco la velocità di uscita del pallone dal punto d’incontro è stata insufficiente e abbiamo subito decisamente troppo nel drive da rimessa laterale.” ha dichiarato ancora Kieran Crowley nel corso della conferenza stampa post-partita “Sono cose che non potremo permetterci contro l’Argentina. Dobbiamo avere fiducia nel nostro processo di crescita: se questo sarà corretto, poi i risultati seguiranno.”

In Nuova Zelanda i tifosi si gustano il record di punti realizzati da una nazionale nel corso di un anno solare, ben 675, ed il record di mete, ben 96.

Poi guardano meglio la prestazione di oggi dei loro beniamini e si rendono conto che per loro è stata la peggior partita dell’anno, merito anche degli Azzurri.

Uno dei maggiori quotidiani di Wellington ha scritto sulle pagine online: “La partita degli All Blacks per lunghi tratti e stata brutta come l’ananas sulla pizza”

Roma – Stadio Olimpico - Autumn Nations Series 2021

Italia vs All Blacks

Italia: 15 Matteo Minozzi, 14 Federico Mori, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Renato Giammarioli, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 David Sisi, 4 Marco Fuser, 3 Marco Riccioni, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Ivan Nemer, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Niccolò Cannone, 20 Federico Ruzza, 21 Abraham Steyn, 22 Callum Braley, 23 Carlo Canna

Marcatori
mete: no
trasformazioni: no
punizioni: Garbisi (37′, 41′ pt, 58′)

All Blacks: 15 Damian McKenzie, 14 Sevu Reece, 13 Braydon Ennor, 12 Quinn Tupaea, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Brad Weber, 8 Hoskins Sotutu, 7 Sam Cane (c), 6 Luke Jacobson, 5 Josh Lord, 4 Tupou Vaa’i, 3 Tyrel Lomax, 2 Dane Coles, 1 George Bower
A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ethan de Groot, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Samuel Whitelock, 20 Shannon Frizell, 21 Finlay Christie, 22 David Havili, 23 Jordie Barrett

Marcatori
mete: Christie (28′), Coles (31′, 38′), Reece (63′), Aumua (69′, 76′), Sotutu (70′)
trasformazioni: Mo’unga (29′, 33′, 40′, 64′, 69′, 72′)
punizioni: no

Arbitro: Karl Dickson, Sudafrica

Marco Burchi
© Riproduzione riservata


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