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Politica giovedì 16 giugno 2016 ore 16:45
Le strane scelte del Comune per i patrocini
Il consigliere comunale Grassi: "Da mostre a pagamento ad eventi privati di lusso, Palazzo Vecchio ha patrocinato di tutto tranne il Gay Pride"
FIRENZE — Nuovo attacco alla giunta comunale di Tommaso Grassi, capogruppo di "Firenze riparte a sinistra".
"Nardella ha patrocinato, nei suoi due anni da sindaco, di tutto - scrive Grassi in una nota - Da mostre a pagamento, poi fallite come Flora Firenze, ad eventi privati di lusso come quello che si è svolto a metà maggio in Palazzo Vecchio. Una reunion di yachtisti plurimilionari. Però niente per il Pride e per l'iniziativa di Amnesty e Arci su Magherini e il reato di tortura. E' una vergogna".
"Per settimane ci siamo sentiti raccontare da autorevoli esponenti della maggioranza che da sempre il Comune di Firenze non ha concesso il patrocinio a manifestazione con carattere politico manifesto o intrinseco - incalza il capogruppo di Firenze riparte a sinistra - Ma non c'è cosa più falsa di questa. Dal momento che si è deciso di sostenere iniziative davvero discutibili".
Grassi spiega: "Nel regolamento si dice anche che il patrcinio può essere concesso dal sindaco a quelle iniziative e manifestazioni che coinvolgano parte o tutto il territorio comunale o abbiano una rilevante ricaduta per il territorio e la comunità cittadina e che presentino almeno uno dei seguenti requisiti: a) siano pertinenti ai settori di attività di competenza dell’Ente; b) siano corrispondenti alle esigenze di particolare valore sociale, morale, culturale, celebrativo, educativo, sportivo, ambientale ed economico che il Comune di Firenze rappresenta".
"Cosa devono pensare i fiorentini allora? Che il Pride non abbia ricaduta sul territorio mentre la cena sull'Arno di Bridge of Love si? - conclude Grassi - Nardella ci ripensi, ha ancora qualche ora per rimediare alla sua figuraccia".
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