Attualità giovedì 19 marzo 2015 ore 15:42
I diritti non si Appaltano

Raccolta di firme della Cgil per presentare una legge di iniziativa popolare sugli appalti: "500 posti di lavoro in più con i cantieri Av in funzione"
FIRENZE — La raccolta di firme della Cgil si è svolta a in tutta Italia e in particolare, a Firenze, in piazza dell'Isolotto, in Borgo la Croce, al Cto e davanti agli ospedali di Ponte a Niccheri e Torregalli.
"La corruzione, la burocrazia e l'incertezza delle regole, oltre a rappresentare ingenti costi e sprechi di denaro, significano anche perdita di occupazione - ha spiegato il segretario provinciale della Fillea Cgil Marco Benati - Se il cantiere del tunnel Av di Firenze, e le relative opere, fosse attivo, avremmo oltre 250 lavoratori in meno in disoccupazione o in cassa integrazione. I posti di laboro in più a Firenze salirebbero poi a 500 se tutti i cantieri delle cosiddette grandi opere fossero a regime".
"Aggiungendo anche i lavori mai partiti per la messa in sicurezza delle scuole, la lotta al dissesto idrogeologico e il restauro dei beni artistici - dice ancora Benati - arriviamo ad avere mille posti di lavoro in meno sul territorio fiorentino".
In occasione della raccolta firme, i delegati della Filt/Cgil hanno inviato una lettera ai sindaci e ai consiglieri comunali chiedendo di aderire alla raccolta firme. Ecco il testo della lettera:
Cara/o Sindaco, caro/a Consigliere
Siamo lavoratori, delegati e delegate
della FILT CGIL che lavorano all'interno degli appalti pubblici e privati,
da sempre in prima linea della difesa del nostro posto di lavoro in un
settore che è per sua natura precario: sempre “a scadenza”, sempre
con l'incertezza di scoprire se l'azienda che ti troverai di fronte al
prossimo cambio di appalto sarà un'azienda solida o se ad un certo punto
deciderà di scappare con il nostro TFR.
Da mesi come delegati della CGIL
siamo impegnati nella campagna nazionale “ I diritti non si Appaltano”
per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione della legge di
iniziativa popolare sul tema degli appalti.
La proposta della CGIL si articola
su tre semplici punti:
affermare
una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti
pubblici e privati;
portare
un contributo alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, che si
ripercuotono pesantemente sulle condizioni di lavoro, sanzionando le aziende
che non pagano i lavoratori anche tramite l'esclusione dalle future gare;
consolidare
ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di
lavoro in caso di cambio di appalto, affermando che laddove si è in presenza
della continuità del lavoro è legittimo consolidare la continuità dei rapporti
di lavoro in essere
Poche, semplici regole di civiltà
per garantire agli oltre tre milioni di lavoratori degli appalti in Italia
la sicurezza del proprio lavoro.
Quante volte in questi anni siamo
stati coinvolti in cambi appalto sia di aziende private che pubbliche dove
abbiamo visto ridurre il nostro salario o nostri compagni hanno perso il
lavoro?
Quante volte ti abbiamo chiesto
di intervenire sulle aziende o sulle committenti al fine di trovare soluzioni,
che riducessero il danno?
Per contrastare questi fenomeni
e per contrastare l'illegalità noi lavoratori ci stiamo mobilitando:
noi, delegati della FILT CGIL ti
chiediamo la firma per la presentazione della Legge di iniziativa popolare,
e di adoperarti affinchè il tema degli appalti sia ancora di più centrale
nei nostri comuni e nella Regione Toscana.
Il recupero di credibilità della
politica passa anche attraverso l'ascolto delle istanze dei lavoratori.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
|