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Attualità giovedì 29 dicembre 2022 ore 13:05

Tavolini, stop a concessioni e nuova rivoluzione

Una rivoluzione attende la città di Firenze dopo gli anni delle concessioni di suolo pubblico per andare incontro alle attività di somministrazione



FIRENZE — Stop alle concessioni di suolo per i tavolini all'aperto, e adesso? Il 31 Dicembre finisce un'era ed inizia la rivoluzione che Palazzo Vecchio annuncia come "Un grande lavoro di studio e di confronto per ridisegnare lo spazio pubblico della città".

Con il 31 Dicembre scade la concessione straordinaria di suolo pubblico per sedie e tavolini all’aperto e l’assessore al commercio e alle attività produttive Giovanni Bettarini spiega i prossimi step per arrivare ad una nuova gestione del suolo pubblico della città anche per i dehor, le cui concessioni sono in scadenza la prossima primavera.

Le concessioni straordinarie rilasciate a partire dal 2020 attraverso regolamenti straordinari alla cui base stanno le esigenze sanitarie emerse per la pandemia, decadono il 31 Dicembre prossimo.

“I dehors sono una parte importante del governo della città – ha spiegato Bettarini – perché disegnano un pezzo dello spazio urbano e in un certo senso lo arredano. Con il piano straordinario sono stati concessi maggiori spazi in un momento di grave emergenza nazionale ma adesso, anche se il governo ha prorogato la possibilità di utilizzare la procedura semplificata per le concessioni, noi pensiamo che sia giusto perseguire un’altra strada: vogliamo ripensare tutto l’utilizzo del suolo pubblico nella città”.

Il 14 Marzo termina infatti la validità delle concessioni per i dehor ordinari, e Palazzo Vecchio pensa ad un nuovo piano.

 “Dopo un confronto costruttivo con le categorie che ringrazio, abbiamo deciso di ridisegnare la mappa dell’uso del suolo pubblico. Per questo ora cominciamo a lavorare per un nuovo piano organico e ragionato insieme alle categorie economiche, agli operatori e alla soprintendenza. Vogliamo gestire al meglio lo spazio pubblico della città e renderla ancora più funzionale e più bella”.

Confartigianato Firenze con il presidente Alessandro Sorani ha commentato “Condividiamo in pieno la scelta di ripensare lo spazio pubblico partendo dal pieno coinvolgimento dei corpi produttivi e soprattutto di tutti quegli artigiani e commercianti che sono una componente essenziale di Firenze, dal punto di vista economico, sociale e culturale. Confartigianato Firenze apprezza, inoltre, ogni politica pubblica fondata sull’ascolto, sul dialogo e sulla concertazione e, su queste basi, è pronta a contribuire. Dopo tanta eccezionalità è bene anche tirare una linea e ripartire: ripartire insieme è la scelta più giusta”.

Luca Tonini, presidente Cna Città di Firenze ha detto "Siamo disponibili a collaborare con Palazzo Vecchio per la definizione di un nuovo piano organico sull’utilizzo del suolo pubblico della città. Certo, i tavolini sono stati introdotti come misura d’emergenza pandemica, ma non esclusivamente per esigenze di tutela della salute pubblica. La componente di sostegno ad un settore provato economicamente era forte e doverosa, ma di quel sostegno c’è bisogno ancora oggi con i fortissimi rincari che gravano sulle imprese, dall’energia alle materie prime". "Certo è che le modalità operative adottate per il 2023 dall’amministrazione comunale sembrano ricalcare quelle di quest’anno, con lo stop ai tavolini ad inizio Gennaio e le relative operazioni e costi di smontaggio, per poi invertire la rotta a fine Marzo con il loro riposizionamento e tutte le ulteriori spese del caso. In breve, spese per le imprese che sarebbero evitabili con buonsenso” ha concluso Lorenzo Cei, coordinatore Cna Città di Firenze.

Cna ha chiesto infine "che il nuovo Piano eviti le incomprensibili esclusioni dell’anno in corso, per esempio per quanto riguarda gelaterie e i panifici artigianali che sono, tra l’altro, attività fortemente penalizzate dal caro energia perché energivore".


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