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Cronaca mercoledì 16 giugno 2021 ore 18:30

La Madonna ritrovata, era scomparsa nel 1985

A metà degli anni Ottanta si erano perse le tracce della "Madonna col Bambino e i Santi" attribuita al Maestro di Marradi, risalente al XV secolo



FIRENZE — I carabinieri per la tutela del patrimonio culturale hanno recuperato un'opera che era stata trafugata dal Conservatorio Santa Maria degli Angeli di Firenze negli anni Ottanta. Il dipinto a tempera su tavola centinata è attribuito al Maestro di Marradi, allievo del Ghirlandaio.

La restituzione del dipinto del XV secolo raffigurante “Madonna col Bambino e i Santi Girolamo e Domenico” è avvenuta nell’Auditorium del Conservatorio Santa Maria degli Angeli di Firenze. Hanno preso parte alla consegna il capitano Claudio Mauti, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, Francesco Neri, presidente della Fondazione Conservatorio Santa Maria degli Angeli.

Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione relativa alla presentazione della tavola, da parte di un antiquario fiorentino, per l’esportazione all’estero. La commissione esaminatrice, intuendo che si trattava di un dipinto del Maestro di Marradi appartenente al Conservatorio di Santa Maria degli Angeli, schedato nel 1985, ha informato i carabinieri per le verifiche. Gli accertamenti svolti hanno consentito di appurare che l’opera, anche se catalogata, già nel 1985 non era più presente presso il Conservatorio, perché in restauro presso un artigiano locale. In seguito l’opera, in circostanze in corso di accertamento, fu acquistata dal padre dell’antiquario fiorentino che, per molti anni, l’ha lasciata appesa nel salone della sua abitazione. L’opera è stata poi ereditata dal figlio, anch’egli antiquario.

Accertata la corrispondenza della tavola con quella catalogata, il professionista ha provveduto a consegnarla spontaneamente affinché fosse ricollocata nella sua sede di origine. I riscontri effettuati hanno permesso di procedere con un sequestro d’iniziativa, convalidato dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, che ne ha disposto la restituzione all’Ente proprietario.


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