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Attualità sabato 07 maggio 2016 ore 14:57

"Lenta ma è arrivata anche la giustizia terrena"

Graziano Cioni esulta per l'assoluzione nel processo sull'ex Scuola marescialli: "Ricomincio a vivere". Il plauso del segretario Pd toscano Parrini



FIRENZE — Sei parole, "le più belle da quando mia madre mi chiamava da bambino, le più belle e più vere di sempre". Ovvero: "Assolto perché il fatto non sussiste". Così l'ex assessore e uomo forte di Firenze, Graziano Cioni, per tutti lo "sceriffo", commenta su facebook la decisione con cui al corte di cassazione ha posto fine alla sua vicenda giudiziaria, cancellando con l'assoluzione ogni condanna per le accuse di corruzione e violenza privata nel cosiddetto "affaire Castello", l'indagine sulla "urbanistica contrattata" alla Scuola dei marescialli dei carabinieri.

Un'assoluzione con formula piena. "È arrivata. Lenta. Ma è arrivata. È arrivata perché c’è anche una giustizia terrena" scrive Cioni su Facebook. "La giustizia degli uomini. Contro l’accanimento gratuito di altri uomini. La consapevolezza di essere innocente poteva non bastare. Io lo sapevo. Ma voi? Legittimamente potevate dubitare. Invece è arrivata la parola fine". 

E ora, forti di quel giudizio, ci si può togliere anche la soddisfazione di stilettate e ringraziamenti per "gli amici che non ho più sentito e di ex avversari che mi son stati vicini come fratelli. E di nuovi amici, sì anche quelli, perché ci sono quelli che ti stanno vicini nel dolore", che "hanno sofferto assieme a me in 1.500 giorni di dolore". A prevalere è però la speranza: "Ricomincio a vivere -  conclude  - vi abbraccio tutti".

Sui social si sprecano glia attestati di stima di amici e sostenitori. "Felicissimo" si dice il segretario del PD toscano Dario Parrini. "Commento solo le sentenze definitive - precisa - il garantismo per me è questo ed è sacro. Fuori dal garantismo ci sono solo o le tenebre della strumentalizzazione rozza". "E ora? - aggiunge - Che ha da dire chi ha parlato quando sarebbe meglio fosse stato zitto? Chi ha speculato su ciò su cui sarebbe stato onesto non speculare. Chi ha enfatizzato ciò che sarebbe stato giusto non enfatizzare.


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