Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 10:00 METEO:FIRENZE11°  QuiNews.net
Qui News firenze, Cronaca, Sport, Notizie Locali firenze
martedì 16 dicembre 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Joao Cancelo si infuria perché ripreso in video: prima minaccia con un pugno, poi prova a prendere il telefono con una manata
Joao Cancelo si infuria perché ripreso in video: prima minaccia con un pugno, poi prova a prendere il telefono con una manata

Attualità martedì 25 maggio 2021 ore 14:36

Le rose di Sollicciano incantano i social

La cooperativa sociale Ulisse di Firenze ha condiviso alcuni scatti del roseto ricordando il progetto carcerario diventato famoso in tutta Italia



FIRENZE — Le rose di Sollicciano hanno invaso Facebook, si tratta delle piante coltivate dai detenuti attraverso un progetto diventato famoso in tutta Italia. Gli scatti condivisi dalla Cooperativa sociale Ulisse ritraggono alcuni esemplari piantati a Ponte a Greve.

"Ve le ricordate, le Rose di Sollicciano?" così la cooperativa Ulisse ha pubblicato una serie di immagini che hanno colorato il profilo social.

"Fu un progetto avveniristico che diede a Ulisse fama nazionale - spiegano dalla Cooperativa sociale - Una buona parte delle nostre piante ha avuto la fortuna di trovare dimora in terra, ed esiste e fiorisce veemente tuttora. Queste sono nell'aiuola di ingresso del centro polivalente New Staz, a Ponte a Greve. Foto di oggi, eh. Ma molte altre sono sparse in Toscana, alcune anche fuori regione. Chissà che non si riesca ad andare a trovarle".

I detenuti dal pollice verde sono finiti sotto i riflettori nazionali grazie a ‘Le rose di Sollicciano’ il progetto dall’assessorato all’agricoltura della Regione Toscana gestito dalla cooperativa in collaborazione con Valle Verde di Scandicci. Inizialmente tre detenuti tra 40 e 50 anni con una pena detentiva superiore ai 3 anni sono stati assunti come giardinieri per il roseto.

Le piante acquistate da un vivaio di Pistoia sono state affidate ai detenuti che le hanno curate sotto la supervisione di un tutor e di un botanico in un'area del penitenziario di Sollicciano e sono state poi messe in vendita nei mercati e nelle fiere arrivando ovunque in tutta Italia.

Oggi le rose non vengono più coltivate dai detenuti di Sollicciano che hanno dismesso il vivaio che era stato allestito tra le aree maschile e femminile del penitenziario. 

Alcune piante si possono trovare ed ammirare al Giardino delle Rose di Firenze, con targhetta identificativa. Altri esemplari si possono trovare nel parco di Sant'Osvaldo, a Udine. 


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Paura nella notte per l'incendio divampato fra le palazzine: colpiti veicoli parcheggiati in strada. Vigili del fuoco e forze dell'ordine sul posto
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Riccardo Ferrucci

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Sport

Cronaca

Cronaca