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Attualità sabato 08 giugno 2019 ore 09:37

Lavoro nero, tra le novità ispezioni notturne

Sono aumentati infortuni e decessi, in controtendenza con quanto registrato negli anni passati. Nuove strategie di controllo con una regia unica



FIRENZE — Il prefetto Laura Lega ha convocato la conferenza regionale sulla sicurezza sul lavoro per approfondire tutti i profili di competenza delle autorità provinciali di pubblica sicurezza "siamo tutti intorno allo stesso tavolo per prevenire e potenziare l’azione di contrasto contro forme criminali di sfruttamento del lavoro, caporalato, lavoro nero e garantire l’incolumità a chi lavora" ha spiegato il prefetto.
Tra le novità una azione di prevenzione capillare concertata a livello regionale per monitorare anche le piccole aziende e sorveglianza continua, con ispezioni da effettuare anche di notte

Al tavolo di Palazzo Medici Riccardi ha portato il suo saluto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Erano stati convocati i rappresentanti della regione Toscana, i prefetti della Toscana, la Procura generale della Repubblica, i vertici regionali e provinciali delle forze dell’Ordine e dei vigili del Fuoco, i direttori dell’Ispettorato interregionale e dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, il vice direttore regionale e il direttore provinciale dell’Inail.

“Da oggi in poi potremo lavorare con maggiore intensità con iniziative specifiche per portare avanti, settore per settore, varie ipotesi di intervento, da declinare con strumenti diversi, come i protocolli d’intesa, in modo da attivare una una linea di azione concreta e condivisa. Sarà poi necessaria - ha concluso Laura Lega - un’opportuna pianificazione degli interventi di controllo, così da assicurare l’esame, in sede di Cosp, dell’eventuale impiego delle forze di polizia, calibrato alle esigenze di ciascun intervento, a supporto degli organismi preposti ai controlli”.

E’ stato fatto un check completo sul fenomeno, approfondendo la situazione provincia per provincia e focalizzando l’attenzione sul tema dei controlli per meglio intercettare le forme di infiltrazione criminale, di lavoro nero e di caporalato.

Dagli ultimi dati Inail emerge che in Toscana, nel periodo gennaio-aprile 2019, rispetto agli stessi mesi del 2018, si è verificato un aumento degli infortuni e dei decessi, in controtendenza con quanto registrato negli anni passati. Inail ha fornito un quadro, relativo alle denunce (dati ancora provvisori in attesa di essere definiti dall’Istituto), dal quale emerge che in regione gli infortuni sono cresciuti del 3,06% e i casi mortali del 21, 43% (passando dai 14 del primo quadrimestre 2018 ai 17 dello stesso periodo 2019). Un dato superiore alla media nazionale che registra +2,32% per gli infortuni e +5,95% i decessi. Omogena la situazione a livello provinciale.

Sono state illustrate, provincia per provincia, le iniziative adottate sui territori con il coordinamento delle prefetture, nonché i significativi risultati raggiunti dalle forze di polizia, come la recente operazione denominata “Orti cinesi”, svolta dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale.

Ma come e perché gli infortuni sul lavoro sono aumentati a fronte di una legislazione avanzata e di un sistema sanzionatorio severo? Il tavolo è giunto alla conclusione che "la forte azione di contrasto contro questi fenomeni è connessa al tema della sicurezza sul lavoro e pertanto va intrecciata a un’intesa attività per accrescere la cultura della legalità con interventi di formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro".
Accanto a questo, "è importante assicurare un’azione sinergica in modo che tutte le amministrazioni coinvolte possano condividere il proprio patrimonio di conoscenze, le proprie banche dati, le proprie esperienze, trasferendo agli altri attori in campo il proprio know-how e integrando sul territorio il lavoro di ciascuno con azioni congiunte e mirate".

Il prefetto Laura Lega ha espresso la necessità di "rinsaldare il rapporto collaborativo con tutti gli attori del territorio, pianificando congiuntamente le attività, cercando di darci linee coordinate di intervento”.

Uno dei primi obiettivi sarà la prevenzione con un’operazione capillare con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali e i consulenti del lavoro per raggiungere le aziende di piccole dimensioni, molte delle quali mononucleari, che costituiscono la gran parte del tessuto produttivo del territorio. Inoltre sarà effettuato un potenziamento delle ispezioni, "sarà valutata la possibilità di intervenire anche di notte per colpire in modo chirurgico quei settori che risultano opachi ai controlli diurni".


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