Attualità lunedì 20 marzo 2023 ore 13:15
Immigrazione, in 12 ore 300 permessi di soggiorno
I poliziotti hanno creato un punto informativo che in 12 ore ha permesso di chiarire la posizione sul territorio di oltre 300 cittadini stranieri
FIRENZE — In vista delle festività pasquali la questura di Firenze ha organizzato un’intera giornata per la consegna straordinaria dei permessi di soggiorno a tutti coloro impossibilitati a ritirare il documento nei giorni di ordinaria apertura al pubblico.
I poliziotti di via della Fortezza si sono messi a disposizione dell’utenza, creando un vero e proprio punto di informazione che in 12 ore ha permesso di trattare e chiarire, in termini propositivi, la posizione sul territorio nazionale di oltre 300 cittadini stranieri.
Oltre a distribuire i titoli di soggiorno già pronti sulle scrivanie, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno finito per prendere in carico la documentazione necessaria e relativa a decine di pratiche, venendo in contro sia alle esigenze delle famiglie che a quelle di lavoratori provenienti da tutte le parti del mondo.
L’Ufficio Immigrazione ha anche il compito di predisporre e organizzare le complesse procedure finalizzate al rimpatrio dei cittadini stranieri per “pericolosità sociale”.
Nell’ultimo caso registrato nel capoluogo toscano nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Espulsioni della Polizia di Stato fiorentina hanno scortato in Africa occidentale un cittadino nigeriano di 40 anni. Dopo aver collezionato in passato una serie di denunce per spaccio di droga, l’uomo era anche finito in manette per essere stato sorpreso con addosso diverse dosi di eroina. Condannato in via definitiva a quattro anni di carcere, la maggior parte dei quali scontati a Sollicciano, il Tribunale di Sorveglianza del capoluogo toscano aveva recentemente disposto nei suoi confronti l’espulsione dall’Italia come misura di sicurezza per pericolosità sociale. Grazie alla collaborazione tra Ministero dell’Interno e Autorità straniere è stato possibile eseguire l’allontanamento e ora non potrà più rientrare in Italia per almeno 10 anni.
In caso di violazione della misura di sicurezza, il trasgressore rischia l’arresto e fino a quattro anni di reclusione.
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