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Attualità martedì 04 febbraio 2020 ore 15:08

​"Il lavoro in carcere? Poco e formazione scarsa"

La Cgil Firenze ha organizzato un convegno con l'obiettivo di analizzare il fenomeno che vede i detenuti impiegati dentro e fuori dai penitenziari



FIRENZE — Negli Istituti di pena fiorentini la possibilità di essere adibiti al lavoro viene offerta mediamente a non più del 30 per cento degli aventi diritto, "per poche ore al giorno e per pochi mesi con turnazioni, ad esempio, di un mese per i lavori generici come le pulizie, tre mesi per quelli specifici o anche di un anno per quelli più specialistici come il bibliotecario o cuoco, per consentire a tutti di lavorare" è quanto sottolineato dalla Cgil Firenze che ha organizzato un incontro sul tema la mattina del 5 febbraio in Borgo dei Greci.

La Cgil organizzatrice del convegno ha spiegato "Si tratta nel 90 per cento dei casi di lavori interni e a bassissimo contenuto formativo mentre i lavori assegnati dalle Istituzioni esterne o attraverso le cooperative sono in numero molto ridotto. Inoltre a tali lavori non viene affiancata una opportuna formazione che possa consentire loro di spendere, una volta scontata la pena, alcuni elementi di competenza per la ricerca di nuovi lavori. Tutto questo non solo perché i fondi sono pochi ma anche perché non c’è abbastanza attenzione da parte delle Istituzioni a questo tema che invece può rientrare a pieno diritto anche nell’ambito dell’investimento sulla sicurezza di un territorio e sulla sua condizione di sviluppo e civiltà".

"Il 26 febbraio 2018 è stato firmato un Protocollo da parte del Comune di Firenze con l’Università di Firenze e le Associazioni delle Cooperative di tipo B, che è tutt’ora in vigore e che individua in alcune gare di appalto la possibilità di favorire l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate. Con l’iniziativa del 5 febbraio si vuole partire da una verifica su quello che è stato fatto anche a fronte di questo protocollo e sollecitare l’impegno non solo del Comune attraverso ad esempio le società partecipate, ma anche del Governo (sarà presente per questo il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis) e di tutte le Istituzioni, del mondo delle cooperative, affinché si migliorino gli strumenti, si rimuovano gli impedimenti e si individuino concretamente nuove possibilità di adibizione al lavoro dei detenuti come avviene anche in altri Istituti Penitenziari in Italia, come ad esempio Padova" conclude la nota diramata dal sindacato per presentare l'evento.

Tra i relatori Elena Aiazzi, Segreteria Cgil Firenze, Gianfranco De Gesu, Provv. Amm.ne Penitenziaria Toscana-Umbria, Fabio Prestopino, Direttore Casa Circondariale Sollicciano, Eros Cruccolini, Garante dei detenuti, Antonella Tuoni, Direttrice Casa Circ. Mario Gozzini, Donato Nolè, Polizia Penitenziaria, Gianfranco Politi, Responsabile Area Educativa Sollicciano, Elisabetta Beccai, Responsabile Area Educativa Gozzini, Salvatore Nasca, Direttore UEPE, Giuseppe Caputo, Associazione L’altro diritto, Gianni Autorino, Coop. Ulisse Firenze, Daniele Bertusi, Coop. CAT Firenze, Andrea Vannucci, Assessore Comune di Firenze, Andrea Giorgis, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, Paola Galgani, Segretaria Generale Cgil Firenze e Donato Petrizzo, Fp Cgil Firenze.


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