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Attualità mercoledì 03 giugno 2020 ore 18:15

L'idea Drive In contro la crisi dello spettacolo

Alessio Nonfanti, mago e cabarettista fiorentino, racconta a QUInewsFirenze l'esperimento andato in scena al Tettuccio di Montecatini



FIRENZE — Non ce la facevano più a stare chiusi in casa i comici toscani amanti viscerali del palcoscenico e così hanno sperimentato un ritorno alle origini dello spettacolo mettendo in scena un Drive In, un modello che potrebbe risultare vincente per l'estate 2020 trasformandosi in una straordinaria edizione dell'indimenticabile programma degli anni '80 reso celebre da Ezio Greggio, Gianfranco D'Angelo, Enrico Beruschi e Giorgio Faletti solo per citarne alcuni.

Alessio Nonfanti, mago e comico fiorentino conosciuto con il nome d'arte di Kagliostro, reduce assieme all'amico e collega Alessandro Paci dal successo di Non ci resta che ridere, film record di visualizzazioni su Amazon Prime durante la quarantena, racconta a QUInewsFirenze l'esperimento di Montecatini Terme.

La prima "serata" dopo quattro mesi di clausura?

"Devo dire che eravamo emozionati ed anche un po' preoccupati perché il pubblico sai che c'è ma non lo vedi. In piazza Tettuccio sotto al palco si sono radunate circa 200 auto per assistere allo spettacolo che abbiamo animato con Alessandro Paci, Paolo Grossi, Andrea Spadoni, Gaetano Gennai e Graziano Salvadori per tornare a salutare il pubblico con un "Abbracciamoci con gli occhi". Abbiamo avuto cinque minuti ciascuno, anticipati da una clip video del film".

Come si è svolto lo spettacolo?

"Il distanziamento è stato garantito dalle auto che si sono disposte nel piazzale a favore di un grande schermo oltre a sintonizzarsi su una frequenza sulla quale abbiamo trasmesso lo spettacolo in diretta. Noi abbiamo attinto al nostro repertorio ma devo confessare che è difficilissimo rivolgersi ad un pubblico chiuso in macchina. Per far capire che gradivano usavano il clacson e gli abbaglianti ma sul momento quando senti suonare pensi anche di aver detto qualche bischerata, non è facile creare una sintonia... con le macchine".

Quando avete capito di essere sulla strada giusta?

"Quando abbiamo iniziato ad intravedere dei sorrisi oltre ai parabrezza ed abbiamo capito che questa formula può dare delle soddisfazioni. Si è trattato di un esperimento ma il format è aperto a tante partecipazioni, pensiamo solo al mondo dello street food che potrebbe servire cibo e bevande direttamente in auto attraverso i famosi pattinatori resi celebri da film e sceneggiati degli anni '70 per non parlare di Drive in, il programma ideato da Antonio Ricci. Ma ci sono anche altre possibilità come ad esempio usare dei droni da far circolare per le riprese ravvicinate o per interagire con il pubblico ed ancora la possibilità di collaborazioni con musicisti, esperti di illuminazione o attività locali".

La prima serata è stata ad ingresso gratuito ma avete già altri progetti?

"Il 2020 potrebbe essere l'anno del Drive in per lo spettacolo a 360 gradi ad iniziare dalle proiezioni dei film in arene estive fino, appunto, al cabaret e già qualcosa si muove a livello di richieste e di organizzazione di possibili serate. Occorre un grande spazio ma se pensiamo solo alla Toscana le grandi piazze pubbliche certo non mancano".


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