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Attualità venerdì 12 giugno 2020 ore 14:15

I fiorentini e la bici tra furti, relitti e usato

Dal Bonus Bici al Piano Bartali ma quanto sono ciclabili i fiorentini? Lo abbiamo chiesto agli esperti che recuperano le biciclette per ripararle



FIRENZE — Il Comune di Firenze ha puntato sulla mobilità ciclabile per la nuova fase dell'epidemia e l'uscita dall'emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, dagli interventi governativi e il Bonus Bici si è arrivati al Piano Bartali per la realizzazione della nuova segnaletica stradale.

Ma quanto sono ciclabili i fiorentini? Lo abbiamo chiesto agli esperti della Cooperativa Ulisse che recuperano i relitti abbandonati per ripararli e rimetterli sul mercato con l'aiuto della manodopera fornita dai detenuti di Sollicciano.

Sono ancora tante le richieste per le biciclette usate?

"Spesso abbiamo la fila e le persone si prenotano perché chi arriva prima sceglie meglio. I social ci hanno aiutato in questo potendo mostrare le biciclette prima di effettuare la vendita. Abbiamo avuto richieste anche nel pieno dell'emergenza sanitaria. Qualcosa siamo riusciti a fare attraverso la vendita online e l'asporto su prenotazione. Qualcuno è riuscito a prendersi delle buone biciclette a prezzo ragionevole scommettendo prima degli altri sulla ripartenza". 

Ma i fiorentini amano la bicicletta?

"Tendenzialmente è difficile che in una città come Firenze, assai poco bike friendly, ci siano in circolo tante bici di valore. In Emilia Romagna, dove la bicicletta è un reale mezzo di trasporto si trovano a circolare bici di maggiore qualità e valore. Pertanto anche le bici abbandonate, per quanto usatissime, risultano migliori". 

Ad esempio?

"Le tipologie di bici abbandonate sono le più disparate, a volte possono capitare dei fantastici oggetti vintage. A Firenze le bici vengono rimosse perché parcheggiate male o usate dai ladri per spostamenti o per essere vendute ai turisti che alla ripartenza, le lasciano da qualche parte a caso. Un tempo si trovavano frequentemente delle buone bici come Bianchi, Atala, Guerra, Montana, Carnielli. Ora sono per lo più biciclette che provengono dai supermercati". 

Bene la bicicletta ma senza particolare attenzione?

"Si tratta di mentalità. A Bologna, o Ferrara dove si vedono tanti freni a bacchetta, sulla bici si investe, proprio perché è un mezzo alternativo all'automobile o al trasporto pubblico. A Firenze la bici è più un giocattolo, o un attrezzo per andare a fare passeggiate. Un oggetto di svago, insomma".

Molti però attribuiscono la bassa spesa al fenomeno dei furti

"Si è vero la quantità di furti incide. Uno studio del 2017 presentato a Prato ha sottolineato ad esempio che il tasso di furti di biciclette a Napoli è più basso. Diciamo che i fiorentini sono mentalmente preparati alla spesa per una bici  ma al massimo per una durata biennale, a basso costo, tanto più di un certo numero di giorni sono sicuri di non usarla".

Quali sono le maggiori riparazioni necessarie per rimettere in sesto i relitti?

"Le riparazioni più frequenti riguardano le forature o i tacchetti dei freni consunti. Ma sempre più spesso si trovano consunzioni di battistrada, gli pneumatici cinesi sono poco duttili, o addirittura rotture di forche e movimenti centrali a causa delle innumerevoli buche del centro storico... via della Colonna è stato un Miglio Verde per diversi ciclisti". 


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