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Attualità giovedì 08 aprile 2021 ore 13:19

Gli ingegneri spingono "Alta Velocità a rilento"

L'Ordine degli Ingegneri è intervenuto sui cantieri "Per i ritardi, fallite aziende e 500 persone rimaste senza lavoro, mentre i costi aumentano"



FIRENZE — Un appello per riattivare a pieno regime i cantieri del sottoattraversamento AV di Firenze e nuova stazione Foster è stato lanciato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze.

Il presidente Giancarlo Fianchisti ha detto "E’ stato deciso qualche mese fa di riattivare i cantieri , attraverso una Società di scopo di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, appositamente costituita. Tuttavia, per quanto risulta, i lavori non sono ripresi a pieno e non si hanno notizie certe né sui tempi né sulla sistemazione definitiva del plesso". Ha poi aggiunto "La realizzazione, avviata nel 2006, ha subìto una lunga serie di rallentamenti dovuti a molteplici soggetti, amministrazioni e interventi della magistratura. A causa, almeno in parte, di questi fermi sono fallite molte imprese fra cui, recentemente, la terza impresa italiana di costruzioni “Condotte d’Acqua”. Per la vasta casistica di rallentamenti e l’inchiesta della magistratura, che non ha peraltro portato a nessuna chiamata in giudizio, oltre 500 lavoratori operanti in cantiere e quelli dell’indotto hanno perso il lavoro".

"Pur dando per scontata la correttezza di tutte le azioni che hanno generato i ritardi - ha detto Fiorenzo Martini, presidente della Commissione Trasporti dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze - si rilevano danni enormi per gli interessi della collettività. In questi anni sono già state sostenute ingenti spese che risulteranno improduttive fino al completamento degli interventi. E nell'attesa di una ripresa, continuano ad accumularsi oneri per costose attrezzature inutilizzate, cantieri, sorveglianze, che purtroppo vanno a sommarsi a quelli già sostenuti. Inoltre le ampie aree (Campo di Marte, Macelli, etc) da tempo utilizzate come cantiere (sia per la Foster che per l’AV) costituiscono fette pregiate nell'ambito urbano che non trovano le possibili valorizzazioni e l’indeterminatezza sui tempi e sulle soluzioni del nodo contribuiscono a rinviare le progettualità per il miglior impiego delle stesse aree. I ritardi e le incertezze sull’attivazione della Foster - prosegue Martini - rendono assai difficile la definizione della rete del TPL e di tutta la mobilità in superficie. La stazione AV risulta infatti un nodo prioritario per la mobilità metropolitana e regionale, essenziale per la definizione di una rete complessiva e integrata dei servizi per la mobilità".

"Pur rendendoci conto che gran parte delle difficoltà scaturiscono dalla burocrazia nel nostro Paese, è auspicabile che la Regione e il Comune di Firenze riescano ad attivare la ripresa in pieno dei lavori" ha concluso Fianchisti.


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