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Lavoro giovedì 05 maggio 2022 ore 18:08
Gilbarco, fumata nera al tavolo di trattativa

Si chiude con una rottura l'incontro dell'unità di crisi regionale sulla vertenza che vede circa 70 posti a rischio e 38 interinali senza tutele
FIRENZE — Fumata nera al tavolo dell'unità di crisi regionale sulla vertenza Gilbarco conclusosi con un nulla di fatto, per non dire su una rottura che si è consumata sulle tempistiche richieste all'azienda per ottenere il piano industriale. E ora sul futuro di circa 70 lavoratori tra diretti e somministrati i cui posti rischiano di finire in esubero, sostanzialmente di troppo, si addensano nubi più fosche. Per non dire dei 38 interinali a cui a fine Giugno scade il contratto.
Ma cosa è successo? "Avevamo proposto all’azienda, d’intesa con il sindacato, un’attesa di soli 10 giorni per conoscere il piano industriale – spiega Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione Eugenio Giani -. Ma Gilbarco non ha accettato di aspettare un tempo certo e così ridotto che potrebbe evitare costi sociali pesanti".
La posizione delle istituzioni resta salda: "Il nostro obiettivo rimane quello di zero esuberi e nuove certezze sul futuro industriale del sito. Con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo - sottolinea Fabiani - restano fuori da qualunque percorso di tutela i 38 lavoratori interinali ai quali il 30 Giugno prossimo scadrà il contratto. Il tavolo non chiude: resta aperto per trovare una soluzione anche per loro”.
Al tavolo hanno preso parte anche l’assessora Benedetta Albanese per il Comune di Firenze, i rappresentanti sindacali e delle rsu aziendali, i tecnici di Arti. Collegata da remoto la Gilbarco Italia Srl - che fa parte insieme alla capogruppo Gilbarco Veeder-Root della multinazionale americana Vontier - rappresentata dall’amministratore delegato Paolo Sorrentino, assistito da Confidustria Firenze.
Di "decisione gravissima, oltraggio a lavoratori e istituzioni" parla la segreteria provinciale Fiom Cgil Firenze, Prato, Pistoia, mentre Nidil Cgil sottolinea come i lavoratori somministrati adesso si trovino ancora più esposti definendo la scelta "incomprensibile".
Gilbarco è azienda leader nella fornitura di distributori e sistemi software per punti vendita di carburante, e occupa a Firenze 167 dipendenti più diverse decine tra lavoratori interinali e consulenti.
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