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Politica martedì 29 marzo 2016 ore 16:30
"G7 giusto in Sicilia ma ora Renzi ha un debito"
Il governatore Enrico Rossi condivide la scelta trapelata dal vertice "segreto" fra Renzi e Nardella, mentre aspetta comunicazioni ufficiali sulla Tav
FIRENZE — "All'incontro fra Renzi e Nardella era giusto che la Regione non ci fosse, io non ci sarei andato e comunque non era nemmeno segreto. Per fare dichiarazioni sulla questione della Tav aspetto comunicazioni ufficiali, mentre sullo spostamento del G7 in Sicilia condivido ma Renzi ora ha un debito con la Toscana e Firenze". Così si esprime il presidente della Regione Enrico Rossi in merito al vertice segreto che si è tenuto alcune settimane fa a Palazzo Vecchio fra Matteo Renzi, Dario Nardella, la sua vice Cristina Giachi, il sottosegretario Luca Lotti, il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai e altri funzionari per discutere dello sviluppo infrastrutturale della città su temi come tramvia, aeroporto, stadio, Grandi Uffizi, Teatro dell'Opera.
In merito allo spostamento del G7 da Firenze in Sicilia, Rossi è dispiaciuto per la Toscana che perde un'opportunità di business ma comprende e condivide la scelta del premier per tener viva l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale su un'importante tematica come quella dei profughi ai confini meridionali.
Guarda la dichiarazione in video del presidente della Regione Toscana.
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