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Attualità martedì 01 dicembre 2020 ore 08:54

Flash mob di protesta contro le chiusure per Covid

I titolari delle attività dei Centri commerciali naturali davanti alla Camera di Commercio hanno presentato richieste per aiutare la categoria



FIRENZE — Un flash mob davanti alla Camera di Commercio di Firenze ha concluso la prima mobilitazione organizzata dai Commercianti Uniti Firenze, all'insegna dello slogan “Esistiamo” dopo i mille i cartelli esposti in oltre cinquanta strade che ospitano Centri commerciali naturali.

Circa cento i commercianti che si sono riuniti in piazza Mentana per protestare e presentare le richieste della categoria. Il movimento è nato spontaneamente a Novembre ed è guidato da due donne, Monica Coppoli e Sarah Furlan, che hanno incontrato il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Giuseppe Salvini, e, in collegamento video, il presidente Leonardo Bassilichi.

“Ci sentiamo abbandonati. Gli aiuti non sono sufficienti. Al segretario e al presidente della Camera di commercio, abbiamo avanzato le nostre richieste. La revisione dei codici Ateco, il congelamento fino a Giugno 2022 di utenze, prestiti, mutui e protesti, l'equo canone regolamentato dallo Stato, contributi a fondo perduto calcolati su base mensile del fatturato per i commercianti e annuale per gli artigiani, l'abbattimento delle commissioni bancarie, vista l'introduzione del cashback che partirà dall'8 Dicembre”. 

“Anche noi siamo vittime del Covid, abbiamo perso un anno di lavoro tra chiusure e aperture a intermittenza. E questo sembra non interessi a nessuno. Per questo siamo qui oggi, tutti insieme. Per dire che: 'Noi esistiamo'. Non siamo 'invisibili'. Abbiamo scelto di ritrovarci in piazza Mentana perché la Camera di Commercio è la nostra madre e come una madre deve farsi carico di noi, ascoltarci e farsi portavoce delle nostre richieste davanti alle istituzioni. Ci ritroviamo con i magazzini pieni, le pressioni dei proprietari dei fondi, i fornitori da pagare, le scadenza fiscali e i nostri dipendenti, che sono la nostra famiglia, sulla coscienza. Stiamo rischiando di perdere tutto, i sacrifici di una vita, le nostre aziende che danno lavoro a migliaia di persone”.


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