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Attualità lunedì 06 febbraio 2023 ore 17:58

Fipili al bivio sul futuro in Toscana Strade

Audizione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha fatto un focus sul progetto di Toscana Strade per la gestione della superstrada



FIRENZE — Un approfondimento sul progetto di Toscana Strade s.p.a, società in house della Regione Toscana è stato fatto oggi in Commissione controllo guidata da Alessandro Capecchi Fratelli d’Italia, dove è stato audito il presidente della Giunta Eugenio Giani.

Il presidente ha parlato di “visione strategica” e di necessità di intervenire al più presto su una strada che costringe in due corsie 60mila veicoli al giorno, in gran parte Tir e altri mezzi pesanti, e che è nata “in fretta per poter usufruire dei finanziamenti per i mondiali di calcio del 1990". Giani ha citato il crollo delle quattro paratie, tra il 6 e 7 Gennaio 2021, in località Carcheri nel Comune di Lastra a Signa. 

Toscana Strade sarebbe una società in house direttamente legata al proprietario della strada, che è la Regione Toscana, per intervenire sul fronte della sicurezza e per superare la diffidenza verso finanziamenti statali ed europei. “Se la società funziona un giorno può fare da volano anche per strade di grande infrastrutturazione” ha detto Giani.

Nel corso del dibattito, Maurizio Sguanci (Italia Viva), definendo la FI-PI-LI “arteria strategica da mantenere in salute”, si è soffermato soprattutto sulla tempistica. Il presidente ha parlato di un anno per la nascita della società, di due per lo studio e di due anni e mezzo per i primi interventi. Silvia Noferi (M5S) ha chiesto chiarimenti sul pedaggio, cioè quanto sarà inferiore quello sulla FI-PI-LI rispetto a quello autostradale. Secondo Giani sarà il 70-80 per cento in meno. Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), partendo da uno studio del 2017 dai numeri diversi, che parlava di 140mila veicoli e non 60mila, ha invitato a riflettere sul pedaggio selezionato e sulle connesse problematiche giuridiche, nonché sui costi della società, che potrebbero portare ad un indebitamento della Regione. Il presidente dell’esecutivo, pur nella consapevolezza di possibili reazioni, sia sociali che giuridiche, è stato comunque chiaro “intendo andare dritto sul progetto”.

Il presidente della Commissione ha sottolineato “occorre stabilire se la FI-PI-LI è alternativa o meno alla A11, quindi verificare i flussi del traffico e organizzare gli interventi coordinandoli con i lavori sulla terza corsia”. Inoltre, per giustificare l’istituzione di una società in house “l’interesse deve essere pubblico” inoltre “è opportuno non sottovalutare i possibili contenziosi da parte delle associazioni dei trasportatori, tenendo anche presente che a livello comunitario il pedaggiamento è sulle autostrade e non su altre vie di comunicazione. Sul tappeto le problematiche restano molte e le approfondiremo con la dirigenza, nel corso di una nuova seduta di commissione, chiamata a fare il punto sul trasferimento del personale, sull’Iva, sui vari passaggi giuridici, sul pedaggio da introdurre per gli autobus”.


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