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Attualità mercoledì 18 gennaio 2023 ore 19:07

Dodici artisti a bottega nell'ex carcere

Hanno vinto il bando su 72 domande presentate e per 5 mesi potranno aprire bottega negli spazi dell'ex carcere delle Murate, nel centro di Firenze



FIRENZE — Sono 12 gli artisti su un totale di 72, italiani e internazionali, che hanno partecipato alla call che hanno vinto il bando per residenze d’artista delle Murate Art District e che usufruiranno degli spazi dell’ex carcere delle Murate per produrre i propri lavori fino a Maggio 2023. 

MAD, centro civico di produzione per l’arte contemporanea gestito da MUS.E ha lanciato alla fine del 2022 una call in collaborazione con la Direzione Cultura del Comune di Firenze per selezionare artisti e collettivi meritevoli e promuovere lo sviluppo della loro produzione.

“Un luogo unico che ancora una volta diventa sede di un’esperienza di altissimo livello, grazie alla presenza di artisti visivi e performativi, sound designer e molte altre tipologie. - evidenzia la vice sindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini - MAD Murate Art District è sempre di più fulcro della contemporaneità, una realtà dal profilo multidisciplinare e attenta ai talenti emergenti. Le residenze artistiche diventano occasione di confronto, crescita e contaminazione e in molti casi sono la prima tappa di progetti espositivi di grande qualità”.

“MAD rilancia le residenze con un premio di produzione che aiuta gli artisti, cui viene conferito lo studio, uno spazio di lavoro collettivo, e l’ospitalità, catalizzando talenti dal territorio nazionale e internazionale – spiega Valentina Gensini, direttore artistico di MAD Murate Art District - Questo spazio di produzione, che da anni accoglie gli artisti del territorio, apre sempre più la programmazione e ospita ogni anno nuove figure internazionali e di varia provenienza relativamente al territorio nazionale, diventando sempre più un punto di riferimento nella produzione del contemporaneo, con un profilo fortemente transdisciplinare. Nello spirito di apertura che ci contraddistingue, ogni residenza avrà un momento di condivisione con la cittadinanza”.

Gli artisti selezionati sono Jacopo Jenna, che nel corso della sua residenza lavorerà al progetto “Danse Macabre”, una performance che vuole investigare il rapporto tra coreografia e video, Penelope Morout, che porterà avanti il progetto H.U.M.A.N. e ancora Zimmer Frei con la performance partecipativa e progetto cross-mediale “De los muertos”. Julieta Marocco proporrà un programma laboratoriale composto da un talk, un laboratorio e uno spettacolo sulla creazione teatrale a partire dalla forma mentre Saverio Lanza darà vita ad un lavoro di improvvisazione musicale aperto a tutta la cittadinanza con la conduzione di un direttore d’orchestra. Giulia Deval lavorerà sulla voce e sul suono con “Screenplay _ storyboard _ voice creation”, ovvero la scrittura di una sceneggiatura per un lungometraggio documentaristico focalizzato sull’elemento sonoro e sulle possibilità della voce narrante e ancora il Teatro dell’Elce getterà le basi per lo spettacolo “St.Or.Mo”, che vuole indagare l’influenza delle migrazioni nella costruzione dell’identità, mentre la compagnia KOMOKO, che riunisce danzatori e danzatrici che da varie città d’Europa userà gli spazi di MAD per concretizzare un auspicato radicamento nella città di Firenze prima della prossima tournee in Italia, Austria e Messico. Tre i progetti a cui lavoreranno i componenti dell’Associazione Fosca - “Dear Lucy”, “Tre voci per il mio felice niente” e “Travasi”, accomunati dall’utilizzo di linguaggi multimediali e dalla metodologia di ricerca laboratoriale. Paola Roberti e NOBU_LAB si propongono di trasporre in musica, creando uno spettacolo multimediale, il libro di Milde Caffetto “La ragazza a testa in giù” mentre il duo di artisti Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti lavoreranno al progetto “Lore” con l’idea di creare uno spazio di riflessione sempre più ampio sugli aspetti della scrittura coreografica e della composizione artistica con persone provenienti da diverse discipline, quali danza, musica, teatro, arti visive e scienza. Infine il collettivo Kinesis - composto dal coreografo Angelo Egarese, le sue danzatrici e dal musicista Francesco Giubasso - utilizzeranno sia strumenti quali chitarra classica/acustica o elettrica sia strumenti virtuali, suoni generati da DAW (digital audio workstation) come Ableton o Logic per generale un linguaggio musicale ibrido al centro del progetto “Who’s next? Chi è il prossimo?”.

Al fine di sostenere le residenze MAD ha disposto un contributo economico del valore di 5.000 euro a sostegno della produzione degli artisti classificati con il punteggio più alto (in questa edizione, a pari merito, Jacopo Jenna, Penelope Morout, Zimmer Frei, Julieta Marocco e Saverio Lanza).


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